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Svolta nucleare Usa, bombe atomiche in Europa da aggiornare subito: il piano

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Gli Stati Uniti lo hanno messo nero bianco: la risposta nucleare è possibile anche nel caso di un attacco convenzionale. Non solo, le armi atomiche dislocate in Europa vanno aggiornate. Il cambio nel piano della "deterrenza" degli Stati Uniti fa discutere per lo scenario geopolitico in cui l'escalation nucleare è un'ipotesi quantomeno possibile, e riva nelle ore in cui il presidente Vladimir Putin parla di alto rischio di una guerra mondiale.

 

Le linee guida sono contenute nella National Defense Strategy diffusa giovedì 27 ottobre e prevedono il possibile uso di armi nucleari anche in caso di attacchi convenzionali, oltre che l'accelerazione dei piani per aggiornare le bombe atomiche dislocate in Europa con l'anticipazione dell'arrivo delle nuove B61-12 dalla primavera 2023 al prossimo messe di dicembre. 

 

La nuova strategia di Difesa del Pentagono rappresenta un allontanamento "dai limiti finora imposti all'uso di armi non convenzionali, fino a poco tempo fa abbracciate pure da Joe Biden: che in campagna elettorale aveva detto di essere disposto a usarle solo come deterrente o risposta ad attacco atomico" spiega il Corriere.

 

Si tratta di un cambio di passo che delinea scenari preoccupanti perché è la prima volta dalla Seconda guerra mondiale che gli Usa cambiano la loro "postura nucleare", come ammette il documento strategico di 80 pagine che individua Russia e Cina come principali pericoli seguite da Corea del Nord e Iran ("minacce persistenti"). Mosca viene considerata una "minaccia acuta" nell'immediato nonostante sia una superpotenza "in declino". Pechino è più temibileperché destinata a rappresentare una minaccia a lungo termine. 

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