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Zaporizhzhia, "se esplode la centrale". Allarme da Kiev e Putin avverte: "L'Occidente vuole sterminarci"

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La guerra in Ucraina sembra non avere fine e mentre sul campo si combatte nella regione di Donetsk, in direzione di Bakhmut e Avdiyivka si teme che la Russia possa sferrare un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia tale da farla esplodere per poi incolpare Kiev. A lanciare l'allarme è lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, come riporta Ukrainska Pravda. Il generale di brigata Alexei Gromov ha spiegato in un briefing che i russi potrebbero ricorrere a "gesti estremi" e provocare un altro "crimine contro l'umanità".

Mosca nei giorni scorsi aveva accusato Kiev di voler utilizzare una “bomba sporca” per intensificare l'escalation ma oggi dalla Capitale ucraina emergono sospetti contrari. Intanto il presidente russo parla al Club Valdai a Mosca e fa sapere che "nessuno sarà mai in grado di cancellare la Russia". "Il decennio più imprevedibile è di fronte a noi" ha detto lo Zar. "Il decennio più pericoloso dalla Seconda Guerra Mondiale". Secondo il presidente russo l'Occidente è "ad un passo dallo sterminio di chi non piace. Anche nella Guerra fredda, quando i due sistemi erano contrapposti, a nessuno delle due parti veniva in mente di cancellare la cultura, l'arte dell'avversario, la sfera umanitaria andava trattata con rispetto per conservare per il futuro la base dei rapporti sani", ha aggiunto  nel suo discorso al club Valdai. "I nazisti hanno bruciato i libri e in Occidente ora hanno vietato Dostoevski e Tchaikovski".

Rispondendo poi a una domanda, Putin ha detto che sono in corso "massicci movimenti tettonici" negli equilibri mondiali, con alcuni "centri di potere" che stanno perdendo la loro predominanza mentre altri si affermano in Asia e in altri continenti. "Nessuno è stato o sarà in grado di distruggere la Russia o di cancellarla dalle mappe geopolitiche", ha affermato. La Russia difende il suo "diritto di esistere" a dispetto dell'Occidente. Secondo Putin "negli ultimi mesi l'Occidente ha fatto un numero di passi per fomentare l'escalation in Ucraina".  "L'espansione della Nato era inaccettabile per la Russia, l'Occidente lo sapeva ma lo ha ignorato".

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