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Il New York Times mette a nudo le contraddizioni delle sanzioni alla Russia: tensioni interne all'Occidente

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L’Occidente «intensifica la pressione su Putin, bloccando il carbone e limitando il commercio», e «l’Onu estromette la Russia dal Consiglio dei diritti umani mentre emergono notizie di nuove atrocità»: queste le notizie sintetizzate dal New York Times nel suo titolo di apertura. Il quotidiano sottolinea come sia «improbabile che le sanzioni occidentali convincano la Russia a fermare la guerra», tanto più perché «mostrano come gli alleati stiano cercando di ridurre al minimo i propri danni economici ed evitare di rimanere invischiati in un conflitto armato diretto con Mosca». 

 

 

Il Nyt, dopo aver parlato delle questioni legate al gas e al petrolio, coglie criticamente anche «le tensioni interne» tra i partner occidentali «su come meglio gestire la fase successiva del conflitto, che ha creato la più grande crisi di rifugiati in Europa dalla seconda guerra mondiale». Un reportage è dedicato ai bimbi che stanno nascendo in condizioni drammatiche in Ucraina in questi giorni di guerra. 

 

 

Di spalla, con un rilievo accresciuto da una maxi foto, la notizia della conferma parlamentare della nomina della giudice Ketanji Brown Jackson alla Corte suprema, fortemente voluta da Biden che in campagna elettorale aveva promesso di portare per la prima volta una donna afroamericana nel massimo consesso giurisdizionale americano. Tuttavia, sottolinea il giornale in un’analisi, la nomina, almeno per ora, ha più un valore storico che di politica giudiziaria perché negli equilibri interni della Corte restano in maggioranza i giudici conservatori.

 

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