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Cade. Si rialza. E taglia il traguardo

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Non è un eroe. Non ha salvato vite umane. Non ha fatto da schermo con il suo corpo per difendere innocenti. Ma Bill Iffrig con un piccolo, tenace gesto, probabilmente involontario e dettato dallo...

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Non è un eroe. Non ha salvato vite umane. Non ha fatto da schermo con il suo corpo per difendere innocenti. Ma Bill Iffrig con un piccolo, tenace gesto, probabilmente involontario e dettato dallo shock seguito alle due esplosioni che hanno colpito la maratona di Boston, Investito in pieno, a pochi metri dal traguardo, dallo spostamento d'aria provovcato dall'esplosione che l'ha scagliato a terra, come mostra la foto diventata il simbolo del terribile attacco di ieri alla maratona di Boston, non ha interrotto la sua corsa. Bill Iffrig, maratoneta 78enne arrivato dallo stato di Washington, aiutato da uno degli agenti a risollevarsi ha voluto lo stesso raggiungere il traguardo. «Sono caduto a 5 metri dal traguardo a causa della tremenda esplosione - ha raccontato il carpentiere in pensione alla Cnn - l'onda provocata ha investito il mio intero corpo, e le mie gambe tremavano, sapevo che stavo cadendo». L'uomo, che ha riportato solo alcune escoriazioni alle gambe, ha descritto l'esplosione come «spaventosa», «è stata a pochi passi da me». Non solo. Iffrig, che ha iniziato a correre negli anni settanta e nel 2009 è stato nominato dal «Washington Herald's Man» uomo dell'anno nello Sport, dopo essere stato medicato è tornato a piedi al suo albergo. I media americani hanno intervistato anche il figlio, Mark Iffrig, che ha detto di aver riconosciuto il padre nella fotografia pubblicata poco dopo le esplosioni dal «Boston Globe», un'immagine che ha immediatamente fatto il giro del mondo.

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