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L'aria che tira, Minzolini: non ci sarà mai una pace in Ucraina. Scenario choc

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La guerra in Ucraina è in standby. Non in quanto ad attacchi e bombardamenti reciproci, ma in relazione alle strategie da intraprendere. Una situazione di stallo, sostiene Augusto Minzolini durante la puntata de l’Aria Che Tira in onda lunedì 9 gennaio, che è complicata da sciogliere. «Siamo a un punto in cui è molto difficile pensare che l’una o l'altra forza accettino una resa incondizionata. La Russia di Putin non può permettersi di perdere, altrimenti il leader del Cremlino non sarà più al potere». E Zelensky? «Non può aver chiesto agli ucraini tutti quei sacrifici per dire “adesso basta”».

 

Il direttore de Il Giornale, di fronte alla conduttrice della trasmissione Myrta Merlino, prefigura quindi lo scenario futuro, traendo le sue conclusioni: «Non ci sarà mai una pace. Avremo una situazione di stallo, non di impatto. Succederà che le due nazioni si fermeranno perché non hanno più risorse per proseguire oltre».

 

Ma nel frattempo il dilemma per l’Italia è proseguire o meno nell’aiuto militare all’esercito ucraino. Il Premier Giorgia Meloni ha già ribadito più volte la sua volontà di fiancheggiare il popolo offeso, mentre dall’opposizione, specie lato 5 Stelle, la visione è differente. Ecco cosa ne pensa Minzolini: «La vicenda delle armi è importante perché quello che garantisce che si arrivi allo stallo e si passi alla fase successiva, ossia organizzare dei negoziati, è importante che l’Ucraina non soccomba agli attacchi russi». Dunque, si dichiara favorevole al sostegno militare. Intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato chiaro: «Il sesto pacchetto di difesa è ancora da perfezionare, come previsto non ci sarà alcun invio prima di un'informazione al Parlamento». 

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