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Ora il Qatar minaccia l'Europa: "Impatto negativo" sulle forniture di gas

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 Le misure contro la corruzione adottate dall’Unione europea dopo lo scandalo delle tangenti nell'Europarlamento dal Qatar avranno un "impatto negativo" anche sulla fornitura globale di gas ai Paesi della Ue. È l'avvertimento del paese del Golfo dopo il Qatargate contenuto in una nota diffusa da un diplomatico della missione qatariota presso la Ue, dove si sottolinea che Doha è un "importante fornitore" di gas naturale liquefatto al mondo.

 

Il Parlamento europeo ha revocato al Qatar l’accesso all’assemblea: "La decisione di imporre una tale restrizione discriminatoria al Qatar, limitando il dialogo e la cooperazione prima della fine del procedimento giudiziario, avrà un effetto negativo sulla cooperazione in materia di sicurezza regionale e globale, nonchè sulle discussioni in corso sulla crisi energetica globale e sulla sicurezza", si legge nella nota. 

Dietro alla presa di posizione del Qatar l'obiettivo del Paese degli emiri di diventare un grande fornitore di energia per l’Europa e non solo: la guerra della Russia in Ucraina ha scosso i mercati energetici globali, lasciando l’Ue a corto di gas naturale, aumentando i prezzi di tutti i combustibili fossili e minacciando una recessione globale. Ed ecco che entra in gioco il Qatar: secondo molti esperti di energia, come rileva il New York Times, il  Qatar sta diventando l’Arabia Saudita del gas, un fornitore di energia indispensabile con vaste riserve e costi molto bassi.

 

Il Qatar tuttavia si sta anche avvicinando alla Cina, minando le speranze russe di dirottare verso l’Asia la maggior parte dell’energia che l’Europa non acquista più. Il Paese sarà in grado di vendere il gas naturale più a lungo e in modo più redditizio di altri grandi esportatori come l’Australia e la Russia, anche se il cambiamento climatico costringe molti Paesi a ridurre l’uso di combustibili fossili.

 L’anno scorso il Paese ha avviato la costruzione di quattro nuovi giganteschi terminali di produzione ed esportazione, investimenti che aumenteranno la sua capacità di esportazione di oltre un terzo entro il 2026. I funzionari hanno annunciato l’intenzione di costruire altri due terminali nel corso del decennio. Complessivamente, la capacità del Paese di produrre gas naturale liquido crescerà di oltre il 60%, raggiungendo i 126 milioni di tonnellate all’anno nel corso del decennio.

 

Le esportazioni energetiche del Paese, di cui il gas naturale è di gran lunga il più importante, sono raddoppiate quest’estate rispetto all’anno scorso, raggiungendo i 9,2 miliardi di dollari in agosto. Oltre a gestire il suo grande giacimento nazionale di gas offshore, la Qatar Energy, la società statale, si sta espandendo in tutto il mondo con investimenti in Brasile, Suriname, Angola, Sudafrica e altrove. E ha negoziato un accordo di 15 anni per la fornitura di gas alla Germania. Il Paese fornirà due milioni di tonnellate di gas all’anno, dando a Berlino una misura di sicurezza energetica. Tuttavia, il gas del Qatar rappresenta una piccola frazione di quello fornito dalla Russia alla Germania e non inizierà ad arrivare prima del 2026. 

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