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Migranti, la mossa del governo per fermare le Ong: potere ai prefetti, multe e sequestri

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Giorgia Meloni pochi giorni fa lo aveva detto: "Saranno presi altri provvedimenti" per regolare l'arrivo dei migranti e risolvere il problema delle navi delle ong, che in molti ritengono ormai diventate nient'altro che "taxi del mare". Lo ha spiegato anche Antonio Tajani nel vertice con gli altri ministri degli Esteri a Bruxelles: "Una cosa è salvare vite in mare, un'altra è darsi appuntamento" al largo delle coste libiche. Cosa fare allora? Il governo sta studiando un nuovo decreto per dare maggiore potere ai prefetti in modo così da rendere più agevoli sequestri e multe alle imbarcazioni che non rispettano le regole.

 

 

Come riporta "la Repubblica", l'idea dell'esecutivo è fermare le navi che dovessero operare in violazione di decreti interministeriali di divieto di ingresso o ingresso temporaneo nelle acque italiane. Questo tipo di provvedimento è lo stesso che nei giorni scorsi, con la firma congiunta dei ministri Piantedosi (Interno), Crosetto (Difesa) e Salvini (Infrastrutture e Trasporti), è stato adottato nei confronti della Humanity 1 e della Geo Barents a Catania. I comandanti delle due navi, a cui era stato notificato il decreto di sosta temporanea, poi non hanno voluto saperne di ripartire una volta che erano stati fatti sbarcare soltanto i migranti considerati fragili, i minori e le donne. Il nuovo potere da conferire ai prefetti, che consentirebbe loro di non dover attendere i tempi lunghi della magistratura, è pensato proprio per poter intervenire nei confronti di quelle ong che si rifiutano di rispettare le regole italiane.

 

 

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