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Piazzapulita, Federico Rampini: perché Xi Jinping è in un mare di guai. I sospetti cinesi su Putin

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Xi Jinping è in un "mare di guai" e la situazione Cina è esplosiva. Federico Rampini analizza il rapporto tra Pechino e Mosca sulla guerra in Ucraina e la solidità dell'alleanza tra la CIna e Vladimir Putin. "Io non ho mai creduto che la Cina potesse svolgere un ruolo di mediatrice di pace perché Xi Jinping il 4 febbraio, il giorno in cui Vladimir Putin andò a trovarlo a Pechino all'inaugurazione dei Giochi invernali, fece una scelta di campo chiarissima e parlò di amicizia illimitata", ricorda l'editorialista del Corriere della sera a Piazzapulita, il programma di Corrado Formigli su La7. 

 

Ma d parte cinese c'è qualche ripensamento. Cosa si diranno i due leader  a Samarcanda? Difficile prevederlo. Ma "certamente Xi Jinping ha creduto a quello che raccontava Putin su una vittoria facile veloce in Ucraina", spiega Rampini che analizza il delicato periodo di Pechino. Il leader cinese"è anche lui in un bel mare di guai: c'è appena stato un terremoto nel Sichuan, continuano a moltiplicarsi focolai di Covid a cui si Xi Jinping con ottusità e pervicacia risponde con dei lockdown feroci... la Cina sta assomigliando pericolosamente a una pentola a pressione", afferma Rampini. 

 

C'è scontento nell'immenso Paese asiatico, "che ha le frontiere semichiuse da due anni e mezzo e dove 150-200 milioni di cinesi che erano abituati a poter fare le vacanze a Venezia e a Firenze sono praticamente prigionieri in casa", e oltretutto "l'economia va male, la crescita rallenta e le esportazioni rallentano".  Il fronte comune tra Pechino e Mosca continua "ma Xi Jinping non perdona a Putin di avergli raccontato balle sulla facile vittoria in Ucraina, e Putin non è contento del supporto cinese" sintetizza Rampini. 

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