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Serena Mollicone, dopo la sentenza la folla esplode di rabbia: così cercano di linciare i Mottola

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Un video documenta la reazione inferocita della folla fuori il Tribunale di Cassino, dopo la sentenza sull'omicidio di Serena Mollicone. "Andate via da qua, andate via! Assassini, bastardi, vergogna!" urlano i cittadini di Arce contro gli indagati nel processo che, dopo 21 anni, assolve tutti gli imputati. La decisione della Corte d'Assise fa esplodere la rabbia della folla tanto da costringere le forze dell'ordine a scortare la famiglia Mottola e gli altri imputati per evitare il linciaggio.

 

 

Dopo 10 ore di camera di consiglio, i giudici di Cassino, hanno assolto "per non aver commesso il fatto" i coniugi Mottola e il figlio Marco, accusati del delitto dell'allora diciottenne uccisa nel giugno del 2001 ad Arce, paese in provincia di Frosinone. Assoluzione anche per Vincenzo Quatrale, all'epoca vice maresciallo e accusato di concorso esterno, e per l'appuntato dei carabinieri Francesco Suprano, a cui era contestato il favoreggiamento.

 

La Procura di Cassino aveva chiesto una condanna a 30 anni di reclusione per l'ex maresciallo Franco Mottola, all'epoca dei fatti comandante della stazione di Arce, in provincia di Frosinone, 24 anni per il figlio Marco, 21 anni per la moglie Anna Maria, accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. I tre si sono sempre professati innocenti ed erano accusati perché, secondo le ricostruzioni dell'accusa, la ragazza sarebbe stata aggredita nella caserma dei Carabinieri del paese ciociaro, guidato all'epoca dal maresciallo Mottola. Dopo la sentenza i familiari della Mollicone annunciano battaglia: "È una meschinità ma non ci fermiamo, la verità è ben altra", ha detto Antonio Mollicone, lo zio di Serena. 

 

 

 

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