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Profezia di Malachia e Papa Francesco, "la fine del mondo". La previsione disastrosa ai tempi della guerra

Giada Oricchio
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L’invasione dell’Ucraina per mano della Russia di Vladimir Putin sta concretizzando scenari che fino a poco tempo fa si ritenevano impossibili. Tornano i fantasmi della Seconda guerra mondiale con il timore di un’apocalisse nucleare. Un cambiamento storico “annunciato” da diverse profezie religiose, tra cui quella considerata apocrifa, ma attribuita a San Malachia, arcivescovo di Armagh vissuto nel XII secolo.

Il sito di Affari italiani ricorda che il testo di Malachia prevede Papa Francesco come penultimo Pontefice, mentre l’ultimo sarebbe Pietro (dunque un ritorno laddove tutto è iniziato) che assisterà alla fine di Roma. Il monito di Malachia recita: “In persecutione extrema S.R.E. sedebit", da tradursi come “Regnerà durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa” o “La Santa Romana Chiesa sarà in una persecuzione finale. Pietro Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine”.

Il manoscritto è formato da 112 brevi motti in latino che descriverebbero i papi a partire da Celestino II, eletto nel 1143. Tuttavia, gli storici lo ritengono un falso storico risalente a metà XVI secolo: non sarebbe una nuova profezia ma un semplice memento che, prima o poi, la sequenza dei papi finirà.

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