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Ucraina, perché Putin sta fallendo: "In Russia sarà resa dei conti". Molinari e il retroscena sullo Zar

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La conquista dell'Ucraina nei piani del presidente russo Vladimir Putin doveva avvenire in pochi giorni ma qualcosa non è andato come previsto. E questo apre interrogativi seri su quello che sta succedendo a Mosca. "Dobbiamo stare a quello che dice Putin", afferma il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, mercoledì 9 marzo ospite di Tiziana Panella a Tagadà, il programma di La7. Il presidente russo "vuole l'Ucraina e pretende di cancellarla dalla mappa geografica e occuparla con i carri armati. È quello che lui sta tentando di fare, il punto è che non ci riesce" dice il giornalista. 

 

L'impasse sul campo fa emergere degli "interrogativi, innanzitutto nei rapporti fra lui e i suoi generali" sostiene Molinari secondo cui "un uomo come Putin non può accettare che dopo due settimane, impiegando e praticamente il 75% delle forze armate della Russia, non si riesce occupare un paese come l'Ucraina". Siamo forse alla vigilia di una resa dei conti dentro il sistema di potere russo?" è la domanda del direttore di Repubblica che invita ad aprire gli occhi su quanto avviene all'ombra del Cremlino. 

 

Mosca starebbe dunque utilizzando buona parte delle sue risorse militari, senza ottenere l'effetto desiderato anche per l'eroica resistenza ucraina. Finora si è vista una guerra sul terreno e senza i bombardamenti a tappeto visti in altri conflitti, circostanza che apre un "tema di strategia - spiega Molinari - voglio immaginare che Putin abbia dei come minimo delle domande da porre ai propri generali perché sono loro che hanno pianificato la campagna su delle basi che non si stanno manifestando". Il giornalista fa l'esempio della regione di fronte a Donetsk, nel Donbass: "Sta succedendo qualcosa di incredibile, quella è l'area che i russi pensavano di invadere subito" ma gli ucraini "combattono nelle foreste, attaccano con i cannoni che poi fanno scomparire e quando i russi e avanzano gli ucraini li attaccano le spalle" spiega il giornalista che ricorda che le forze armate di Kiev "stanno usando contro i russi la stessa tattica con cui la Russia ha sconfitto prima Napoleone e poi i nazisti". Un "cortocircuito strategico" non da poco. 

 

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