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Vaccino e green pass, il governo tira la corda: fino a quando resteranno gli obblighi. La road map è una doccia fredda

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Cominciano a emergere i contorni della road map che il governo sta mettendo a punto per il "ritorno alla normalità" in vista della stagione calda. Le date da segnare in rosso sono quelle che gravitano intorno al 31 marzo, data della fine dello stato di emergenza che il premier Mario Draghi non vuole rinnovare, ma per dire addio alle restrizioni anti-Covid ci vorrà molto, molto tempo. 

L'obbligo vaccinale per il personale sanitario, per quello scolastico, per le forze dell'ordine e per gli over 50 resterà almeno fino al 15 giugno e così l'obbligo di green pass rafforzato per tutti i lavoratori del settore pubblico e di quello privato, spiega il Corriere secondo cui lo stato d'emergenza in vigore da due anni non sarà rinnovato (in caso contrario saremmo davanti a una vera e propria forzatura). 

 

Dal 10 marzo si tornerà a mangiare e a bere nelle sale dei cinema e dei teatri, dove i bar potranno riaprire, e dalla stessa data sarà nuovamente possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale per 45 minuti al giorno. Per i guariti dal Covid basterà fare un tampone dopo aver completato il ciclo vaccinale primario, chi ha tre dosi  potrà farne a meno.

Ma cosa succede dopo il 31 marzo? La struttura emergenziale guidata dal commissario Francesco Paolo Figliuolo sarà smantellata  le competenze del commissario potrebbero tornare al ministero della Salute.  Ma se l'Ema dovesse dare il via libera alla quarta dose di vaccino, il governo potrebbe chiedere aiuto all'esercito e alla Protezione civile. Addio pure al Cts, il Comitato tecnico scientifico, che dovrebbe essere sciolto. Ma si parla di una sorta di fase intermedia in cui il presidente e il portavoce possano rimanere come consulenti del governo.  Potrebbero cambiare le fasce di colore, con la sola "zona rossa" a resistere per i focolai più gravi. 

 

Tra le decisioni più controverse quelle relative al green pass. L'orientamento del governo è stabilire tappe graduali per eliminare progressivamente la certificazione verde. Il primo obbligo a cadere, dall'1 aprile, sarà quello di mostrare il green pass rafforzato per consumare all'aperto ai tavoli di bar e ristoranti. Al chiuso si ipotizza a giugno. Ad aprile senza green pass in piscine all'aperto, al chiuso sarà invece uno degli ultimi obblighi a cadere.

Dubbi nell’esecutivo per i trasporti pubblici, con la Lega che spinge per permettere agli studenti con più di 12 anni di salire sugli autobus con il solo tampone negativo e non più con il green pass rafforzato. Il green pass base nei negozi dovrebbe bastare dalla fine di aprile, rimarrà invece la regola di indossare la mascherina e contingentare gli ingressi in caso di affollamento. Tutte le altre restrizioni non cadranno prima di maggio. 

 

E il vaccino obbligatorio? La "data di scadenza"  per i sanitari, i docenti, le forze dell'ordine e i lavoratori con più di cinquant'anni è fissata al 15 giugno. Solo da allora, è l'orientamento del governo, comincerà il percorso per eliminare l'obbligo di green pass rafforzato per uffici, aziende e lavoro autonomo.

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