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Inquietante in Corea del sud, il candidato deepfake è meglio dell'originale. Ai Yoon alle elezioni

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Vanno in scena le prime elezioni con il candidato deepfake. Scenari inquietanti in Corea del Sud dove l'avatar dell'aspirante presidente Yoon Suk-yeol fa la campagna elettorale al posto del 61enne leader dei conservatori del Paese asiatico. Si chiama Ai Yook dove la sigla iniziale sta per intelligenza artificiale, ed è una sorta di ologramma addestrato a rispondere alle domande degli elettori con ragionamenti covincenti e battute spiritose. 

 

A crearlo sono stati tre giovani attivisti del team della campagna elettorale di Yoon utilizzando la tecnologia deepfake. In pratica hanno  fatto registrare al candidato vero più di 3mila frasi in modo da creare un database di partenza e poi hanno "fabbricato" il gemello vrtuale. Con sole 20 ore di materiale audio e video. Cosa fa? On vista del voto del 9 marzo Ai Yoon  manda messaggi alle riunioni di partito, e nei prossimi giorni farà discorsi dagli schermi di tutto il Paese.

 

 Inoltre risponde alle domande degli elettori su una piattaforma ad hoc. Ai Yoon è programmato per essere simpatico .Alla domanda "Se il presidente uscente Moon Jae-in e il suo sfidante Lee Jae-myung stessero affogando, chi salverebbe?",  risponde serafico: "Augurerei ad entrambi buona fortuna". L'opposizione attacca: "Si sono spinti oltre l'etica politica", ma il Paese asiatico consente l'uso degli avatar per la campagna elettorale.  

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