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Maturità, seconda prova e punteggi: ecco come cambia l'esame. E le associazioni degli studenti insorgono

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Cambia ancora l'esame di maturità. Confermati gli scritti - italiano e seconda prova scritta - ma cambia il peso del punteggio sul voto finale. E la seconda prova sarà diversa in ogni istituto.

 

Secondo quanto si apprende, le ordinanze, inviate ai presidenti delle Camere per essere trasmesse alle commissioni parlamentari per il necessario parere previsto dalla legge di Bilancio, prevedono principalmente due novità: nella nuova versione sono attribuiti 50 punti per il percorso scolastico e 50 per le prove, quindi 15 punti per il primo scritto, 15 per il secondo e 20 punti per l’orale (mentre prima era 40 per il percorso e 60 per la prova).

 

In questo modo il ministro dell’Istruzione ha aperto alle richieste avanzate dai rappresentanti delle Consulte studentesche incontrati martedì scorso. L’altra modifica riguarda la seconda prova che sarà decisa non più a livello di singole commissioni, ma di istituto. 

 «Il cambio dell’assegnazione crediti alla maturità da 60 - 40 a 50 - 50 è un primo passo avanti ma molto lontano dalla nostra proposta. Non ci possiamo ritenere soddisfatti. Già ieri dicevamo che non accettiamo contentini. E continua ad esserci il grosso nodo del dialogo, che il Ministero continua a non volere intraprendere». Lo dice all’Adnkronos Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione studenti.

La Federazione degli studenti intende invece portare sul tavolo del ministro Bianchi «una proposta di maturità seria e che tenga di conto le esigenze di tutti gli studenti e le studentesse senza lasciare indietro nessuno, sostituendo la seconda prova con l’elaborato orale come negli scorsi anni, introducendo nella prima prova le tracce storico-filosofica e di storia dell’arte e chiedendo un riequilibrio del peso dell’esame sul voto di maturità non superiore al 30%».

L’organizzazione annuncia di aver incontrato a Roma la segreteria nazionale del Partito democratico «Ringrazio per la sensibilità e l’attenzione il Partito democratico, unica forza politica che ha convocato tutti i sindacati studenteschi del Fast e che si è espressa sulla questione dei pestaggi da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei manifestanti», afferma il coordinatore nazionale della Federazione studenti, Marco Greco. «Auspichiamo che dopo le nostre numerose richieste finalmente il ministro capisca che è importante ascoltare la voce degli studenti».

«Abbiamo in tutti i modi, formali ed informali, richiesto un incontro al ministro Bianchi per discutere della maturità senza ricevere alcuna risposta» per discutere della maturità 2022, aggiunge il vice coordinatore, Sofian Aboulmachayl. «Gli studenti non sono tutti pronti allo stesso modo ed è assurdo riceve queste notizie a febbraio. Questa notizia mette ancora più pressioni psicologiche ai maturandi».

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