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Lockdown per i non vaccinati, il governo valuta l'abolizione del green pass con il tampone

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Austria e Germania hanno tracciato la linea, nei prossimi mesi non è escluso che l'Italia le segua a ruota. La comunità scientifica si interroga sulla pericolosità di "parificare" le persone vaccinate a quelle che si sottopongono a un tampone, soprattutto se rapido. E quindi, secondo più fonti, il governo starebbe valutando l'ìpotesi di eliminare la possibilità di ottenere il green pass temporanei di 48 ore con un tampone.

A quel punto si aprirebbe una sorta di lockdown per i non vaccinati, che non potrebbero recarsi nei luoghi di lavoro, né entrare in ristoranti, bar e in tutti quei locali dove è prevista l'esibizione del green pass. Tantomeno partecipare ad eventi.

 

«Il tampone antigenico presenta un 30% di falsi negativi - ha spiegato al Corriere della Sera il consulente del ministro Speranza, Walter Ricciardi - e dà un falso senso di sicurezza, specie con la variante Delta. Se si entra con un test falso negativo in un luogo dove ci sono persone suscettibili, l'infezione si verifica».

L'obbligo del green pass dovrebbe essere esteso almeno fino alla prossima primavera, insieme allo stato di emergenza. Si sta valutando anche di accorciare la sua durata nel 2022: dai 12 mesi attuali di validità a partire dall'ultima dose di vaccino si passerebbe a 9 mesi, se non addirittura a 6 mesi.

«L’attuale estensione del Green pass fino a 12 mesi - ha detto il ministro Speranza al question time alla Camera mercoledì scorso - potrà essere rivista in futuro se emergeranno nuovi dati o studi».

 

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