Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"L'obiettivo era Montecitorio", l'ammissione del no green pass arrestato: volevano occupare il Parlamento

Sequestrato dalla Postale il sito di Forza Nuova. Castellino e Fiore sono nel carcere di Poggioreale: verranno interrogati dal gip

Valeria Di Corrado
  • a
  • a
  • a

Volevano occupare il Parlamento. Era questo l’obiettivo finale dei manifestanti «no green pass» e «no vax». Sono due i fascicoli aperti dalla Procura di Roma in relazione agli scontri che sabato pomeriggio hanno gettato nel caos il centro della Capitale. Al lavoro un pool di 3 pm che si occupano di delitti contro la «personalità dello Stato». Per l’assalto alla sede della Cgil sono accusati di istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, l’attivista Pamela Testa, l’ex Nar Luigi Aronica, il leader del gruppo «IoApro» Biagio Passaro e Salvatore Lubrano.

 

Il gip deciderà se convalidare gli arresti dopo gli interrogatori nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove sono reclusi. Il secondo fascicolo riguarda gli scontri avvenuti davanti palazzo Chigi, con lancio di bombe carta, in cui sono rimasti feriti 38 agenti: gli altri 6 arrestati sono accusati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Ieri, al termine delle udienze di convalida, per Fabio Corradetti (figlio della compagna di Giuliano Castellino) e Iorio Pilosio è stata confermata la custodia in carcere. Per i giudici Corradetti «faceva parte di un gruppo composto da circa 50 persone che aveva avuto un ruolo deciso» nel «produrre violenti scontri» davanti palazzo Chigi, mentre Pilosio «ha ammesso di volere occupare il Parlamento».

 

Per Maurizio Bortolucci e Valerio Pellegrino sono stati disposti i domiciliari, per Gennaro Imperatore l’obbligo di firma 3 volte a settimana e per l’operaio di Favara Calogero Russello il divieto di dimora a Roma: è accusato di lesioni aggravate per avere lanciato una pala in direzione di alcuni fotografi e videomaker nel corso dei tafferugli in via del Corso. «Intorno alle 15,30 alcune migliaia di manifestanti decidevano di lasciare Piazza del Popolo - scrivono i giudici - per raggiungere Piazzale del Brasile con l’intento di raggiungere la sede Cgil a Corso d’Italia che, nonostante il servizio d’ordine predisposto dalla polizia, veniva assaltata con il compimento di atti vandalici». Nel frattempo, «altri manifestanti esercitavano violenza contro le Forze dell’ordine poste in sbarramento e a tutela del Tridente al fine di evitare l’accesso ai palazzi istituzionali. Circa 1.500 persone si erano infatti dirette verso via Veneto ed altre verso via del Tritone, in prossimità di Largo Chigi». Qui i poliziotti «erano stati colpiti più volte da lanci di bottiglie e oggetti tanto da richiedere l’impiego di idranti e di lacrimogeni».

 

Sempre ieri la polizia postale ha notificato un provvedimento di sequestro del sito del movimento neofascista Forza Nuova, su disposizione della Procura capitolina. Il reato contestato è istigazione a delinquere aggravato dall’utilizzo di strumenti informatici o telematici. Tre militanti, infatti, all’indomani degli arresti, avevano scritto sul portale che «il popolo ha alzato la testa» e che «il livello dello scontro non si fermerà». Sospesa a partire da oggi dal servizio e dalle funzioni, in via cautelativa, la vice questore della polizia Nandra Schilirò, diventata una paladina del popolo «no green pass» dopo che lo scorso 25 settembre aveva parlato dal palco di San Giovanni. Ieri la Schilirò aveva pubblicato il seguente post su Facebook: «All’inizio, per buona fede, sono stata ingannata, ma poi ho visto alcuni filmati dove si evince un riprovevole comportamento di alcuni poliziotti. È buffo come io sia perseguitata e quasi arsa sul rogo per aver manifestato pubblicamente e libera dal servizio il mio pensiero, invece, passa sotto silenzio chi picchia un cittadino».Dopo la notifica del provvedimento, ha riscritto su Facebook: «Da oggi (ieri, ndr) ho revocato la mia iscrizione al sindacato Cosap e, a giorni, conoscerete tutte le motivazioni». «Credo che la sospensione sia un insufficiente e che si dovrebbe passare a una immediata radiazione di un vicequestore che offende agenti della polizia e militari che in strada vengono aggrediti da chi, in modo violento, viola qualsiasi regola e legge», ha commentato il senatore di FI Maurizio Gasparri. 

 

Ieri mattina si è spontaneamente presentato in Questura il poliziotto ripreso nel video mentre sabato colpisce un manifestante a terra. «Sarà segnalato all’autorità giudiziaria che ne valuterà l’operato - spiega la Questura - Domenica è circolato un post sui social che riconduceva tali condotte ad un dirigente della Polizia, il quale è invece risultato del tutto estraneo ai fatti. L’autore del post è stato deferito per diffamazione e calunnia».
 

Dai blog