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Pronto parere Aifa: ok alla terza dose vaccino anti-Covid. Ecco con chi si inizia

Semaforo verde atteso entro fine settimana. Si comincia con gli immunodepressi. Poi ecco a chi tocca

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E' pronto il parere della Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che dà il via libera alla terza dose della vaccinazione anti-Covid. Il semaforo verde potrebbe accedersi entro il fine settimana. Ma la terza dose al momento non sarà data a tutti: priorità ai soggetti immunodepressi. Le conferme arrivano dal generale Figliuolo. "Ci stiamo preparando" per le somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid, "stiamo affinando le platee per poter dare un richiamo a coloro che ne hanno più necessità, quelli che in maniera clinica vengono chiamati immunocompromessi. Si stima una platea di circa 3 milioni". A dirlo è il commissario Francesco Paolo Figliuolo, nel corso di un punto stampa in occasione della sua visita all’Ospedale di Piacenza. "Ho sentito il ministro Speranza, stiamo chiudendo i protocolli e poi il Cts dell’ Aifa, che è l’organo competente, darà le sue indicazioni credo entro il fine settimana, poi ci organizzeremo ed entro il mese di settembre partiremo con questo richiamo". TUtti i richiami verranno effettuati con vaccini a mRna quindi Pfizer e Moderna. Il via liberà riguarderà anche gli ospiti della Rsa e gli anziani, presumibilmente sopra gli 80 anni.

 

 

L’orientamento sarebbe verso un parere favorevole, che sarà poi trasmesso al Ministero della Sanità. Va delineandosi quindi anche il cronoprogramma col quale proseguirà l’offerta del "booster"’: a quanto si apprende da fonti di governo, infatti, dopo gli immunodepressi che saranno vaccinati a fine settembre, toccherà agli over 80 (con precedenza agli ospiti delle Rsa), mentre per quanto riguarda il personale sanitario, una piccola parte comincerà le inoculazioni già da gennaio, in concomitanza con la scadenza del green pass. E in attesa dell’ok dell’ Aifa la struttura del Commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, si sta preparando per organizzare la campagna che da fine mese viaggerà su due binari: da un lato si continuerà a vaccinare tutti i soggetti idonei che non hanno ancora completato il ciclo per raggiungere e superare l’80% di immunizzati (sperando di ridurre sempre più il numero di cinquantenni che ancora sfugge al siero), dall’altro - come già annunciato dal ministro Roberto Speranza e dallo stesso Figliuolo - si darà il via alle dosi aggiuntive per la fascia di popolazione più a rischio. In quest’ultima categoria rientrano le persone con sistema immunitario molto indebolito che non raggiungono un livello adeguato di protezione con la vaccinazione primaria standard e che possono quindi aver bisogno di una dose "aggiuntiva".

 

 

Si tratta di individui immunocompromessi, pazienti oncologici e persone che hanno ricevuto un trapianto di organo e le cui risposte iniziali alla vaccinazione sono risultate basse. L’Agenzia europea per i medicinali (Ema), intanto, sta valutando i dati sulle dosi aggiuntive e stabilirà nelle prossime settimane se sarà necessario aggiornare le informazioni sul prodotto dei vaccini. Inoltre, valuterà i dati sulle dosi di richiamo.

 

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