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Astrazeneca, l'annuncio sui vaccini: meno dosi di quelle previste. L'Unione Europea minaccia

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La notizia era nell’aria già da ieri, quando era stata anticipata dalla Reuters ed ora è stata anche ufficializzata: AstraZeneca non rispetterà, ancora una volta, i programmi di consegna delle dosi di vaccino stabilite nei mesi scorsi negli accordi stipulati con l’Unione Europea. “AstraZeneca è dispiaciuta di annunciare carenze nelle spedizioni pianificate di vaccini contro il Covid-19 all'Unione europea, nonostante il lavoro instancabile per accelerare le forniture”, si legge in un comunicato della multinazionale, al centro delle polemiche a livello europeo per i possibili effetti collaterali causati da un lotto della fornitura.

 

La Ue ha però preso subito posizione nei confronti di AstraZeneca, i cui ritardi non fanno decollare la campagna vaccinale in Italia: all'11 marzo erano state consegnate 1.512.000 dosi, mentre entro il 31 marzo in teoria dovrebbero arrivare altre 4.809.850 dosi, una percentuale di oltre il 70% che manca all’appello. Difficile, anzi impossibile, che in due settimane venga colmato il gap nelle forniture. In vista di altri tagli una fonte di Bruxelles, interpellata dall’Ansa, ha affermato che ai vertici dell'Unione "Stiamo analizzando tutte le possibili misure da prendere. AstraZeneca è lontana dalle dosi che avrebbe dovuto distribuire. Non crediamo che stia facendo di tutto per onorare i suoi impegni”.

 

I ritardi sono dovuti in particolare a problematiche sorte in uno stabilimento olandese. Un impianto citato nel contratto sulle forniture siglato con l'Unione europea non ha infatti ancora fornita nessuna dose del vaccino.

 

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