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Draghi studia la rivoluzione: super zona rossa e nuove misure per la scuola

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L’aria in Italia si fa sempre più pesante e nel giorno in cui è stata superata la soglia psicologica dei 100mila morti dall’inizio della pandemia sono allo studio nuove restrizioni per il Paese, in primis per il mondo delle scuole. Il nuovo Dpcm prevede la chiusura delle scuole in zona rossa e nelle aree con 250 positivi ogni 100mila abitanti, ma nell’incontro di oggi tra i tecnici del ministero e il Cts, al quale ha partecipato anche il ministro Patrizio Bianchi, è stato stabilito che dovrebbe nascere a breve, questa settimana o al massimo la prossima, un tavolo tecnico con il ministero dell’Istruzione, il Comitato tecnico scientifico e le Regioni per avere un quadro completo e aggiornato dei dati sui contagi a scuola, particolarmente preoccupanti soprattutto alla luce del dilagare delle varianti

 

 

In questo faccia a faccia si è anche fatto il punto sulla prospettiva delle riaperture, con i tecnici del Cts che avrebbero fatto notare come la situazione epidemiologica al momento sia troppo complessa per ipotizzare un allentamento delle misure sul versante scuola. Ma non solo. Per tali motivi sarà creato un gruppo di lavoro per la gestione dell’emergenza che consenta di rivedere le metodologie di analisi per arrivare a dati forniti, nel più breve tempo possibile e in maniera costante, sul contagio in classe o comunque in età scolare.

Oltre al tema scuole si attendono anche le decisioni sul resto della popolazione italiana. Una delle ipotesi al vaglio del Governo Draghi è quella di istituire una “super zona rossa”, che abbia la durata di 21 giorni e permetta di abbassare i contagi dovuti al Covid e di vaccinare il numero più alto di persone ancora non sottoposte ad immunizzazione. Tornerebbe quindi lo spettro del lockdown - si sta comunque studiando se lasciare alcune aree al di fuori di tale misura - anche se con una durata limitata a tre settimane. Altre possibili soluzioni sono una zona arancione rafforzato nazionale per un mese, oppure istituire una zona rossa solo nel week end in tutta l’Italia e infine anticipare il coprifuoco alle 19 o alle 20, invece delle attuali 22.

 

 

 

Ringrazio gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che sopportano il peso della chiusura delle scuole. Sono anche questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al governo di moltiplicare ogni sforzo. Il nostro compito - e mi riferisco a tutti i livelli istituzionali - è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile” questo un passaggio del odierno discorso del premier Mario Draghi che ora è pronto a prendere decisioni forti. 

 

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