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L'ultimo allarme di Brusaferro: non lavate le mascherine chirurgiche

Non solo, il presidente dell'ISS avverte: attenzione ai rischi di un'eccessiva sanificazione

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Il presidente dell'ISS Silvio Brusaferro è intervenuto alla commissione d’inchiesta su illeciti ambientali sul ciclo dei rifiuti. Il numero uno dell'Istituto superiore di sanità tra le varie cose ha detto che "le mascherine chirurgiche possono esser utilizzate anche per un uso prolungato da 2 a 6 ore ma non ci sono evidenze che ne garantiscano il riutilizzo in sicurezza" e neppure il "ricondizionamento". Insomma, vanno  buttate dopo averle usate. Per quelle di comunità "dipende dal materiale con cui sono realizzate" ma queste "non hanno potere filtrante, fungono solo da barriera", ha spiegato Brusaferro.

Il professore ha inoltre messo in guardia sui rischi di una eccessiva sanificazione: "Laddove le superficie sono mantenute pulite il virus è facilmente inattivabile, ma dobbiamo stare attenti a non esagerare. Le disinfezioni possono provocare effetti indesiderati se usate in modo estensivo e intensivo. Perché un eccesso di disinfettanti arriva negli scarichi ed entra in un ciclo". 

 

 

Brusaferro azzarda anche una proposta da copywriter: "Non è raccomandato usare mascherine molto sofisticate a livello domestico. Ma, in base ai diversi contesti, si può usare lo strumento di protezione più appropriato". Pertanto, "usare la mascherina appropriata per l'uso appropriato potrebbe essere uno slogan da utilizzare" per campagne informative sul coronavirus.

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