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Rafale la full hybrid Renault

Giovanni Massini
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In tema di elettrico, la Renault non scherza, ma ha da poco creato la HORSE Powertrain Limited, società partecipata al 50% con la cinese Geely, per la produzione, tra l’altro, di motori “Termici” e sistemi ibridi. Ciò sta a significare, che per l’avvento totale della mobilità elettrica, bisognerà attendere un pochino e, nel frattempo, l’ibridizzazione o elettrificazione, chiamiamola come vogliamo, resta la soluzione più papabile.

La Rafale, infatti, è un abbondante Suv full-hybrid: 4,71 metri di lunghezza, 1,86 metri di larghezza, con un signor passo di 2,74 metri (lo stesso dell’Espace), il che si traduce in un raggio alle ginocchia nella seconda fila di 302 mm ed un bagagliaio, a sedili su, da 627 litri. Interessante l’origine del nome: “Rafale” proviene dal mondo dell’aeronautica, dal bellissimo monoplano, monoposto, Caudron Renault Rafale, che nel 1934 sbaragliò concorrenti di tutto il mondo, toccando i 445 km/h, spinto da un motore Renault di 6,5 litri, con elica a passo variabile, da 140 Cv. Eccoci al dunque, l’auto s’identifica a pieno, con il linguaggio stilistico di Gilles Vidal, nuovo capo del Design Renault, caratterizzato da un lungo cofano orizzontale, una nuova firma luminosa e spalle pronunciate. La piattaforma è la CMF-CD dell’alleanza, una struttura modulare, che ospita il plurisperimentato sistema E-Tech, ovviamente adattato all’auto, da 200 Cv totali, che accoppia: un 3 cilindri turbo di 1.2 litri da 130 Cv, a due elettrici, uno da 70 Cv, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 2 kWh/400V, utilizzato per la trazione elettrica, l’altro, come su tutti i derivati E-Tech di Renault, è uno starter ad alta tensione da 25 Cv, utilizzato per il cambio marce, prima e seconda sono solo elettriche, le altre 4 vanno con il termico, gestite da una trasmissione multimode (brevetto Renault), con innesto a denti senza frizione.

La ricarica della batteria avviene anche in decelerazione e frenata (ci sono 4 livelli di frenata rigenerativa). Altra caratteristica della Rafale, la possibilità di adottare un sistema a 4 ruote sterzanti, settabile su 13 livelli, che è di serie sulla versione top, la Esprit Alpine ed optional sulla Techno. Più avanti, arriverà anche la plug-in 4x4, con l’aggiunta di un ulteriore motore elettrico posteriore da 136 Cv ed il termico potenziato a 150 Cv, per un totale di 300 Cv e possibilità di fare 100 km in elettrico. Noi abbiamo testato la full-hybrid per le strade dell’Andalusia, vicino Siviglia, gli interni sono simili a quelli della Megane E-tech: con sistema digitale OpenR, driver display digitale da 12,3” e centrale da 12 pollici. Bellissimo il tettone Solarbray opacizzante: 1.470 x 1.117 mm, dotato di una tecnologia in grado di scurire e schiarire il vetro, tramite comando vocale, su quattro posizioni.

L’auto ha uno sterzo molto diretto ed il motore è più che sufficiente, a spingerla con decisione, poi, giocando con i paddle, si rallenta a piacimento ed i freni si utilizzano davvero pochissimo. Il sistema a 4 ruote sterzanti, soprattutto se messo in “sport” e soprattutto in curvoni veloci, è davvero molto efficace.  I prezzi partono da 43.700 euro per la Techno e da 48.200 euro per la Esprit Alpine.

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