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Il tempio del tennis si converte, Flushing Meadows diventa ospedale

Katia Perrini
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I templi dello sport continuano ad andare in soccorso per fronteggiare l'emergenza coronavirus e si mobilitano nella lotta contro un nemico invisibile. Dopo due monumenti del calcio come il Santiago Bernabeu di Madrid e il Maracanà di Rio de Janeiro anche l'impianto statunitense di Flushing Meadows, teatro a New York delle sfide degli Us Open di tennis, scende in campo, cambia mestiere, si riconverte e diventa un'ospedale per ospitare temporaneamente 350 posti letti e per preparare i pasti durante la pandemia. Il portavoce dell'Usta (l'American tennis federation), Chris Widmaier, ha fatto sapere che un'area che ospita i campi coperti presso il "Billie Jean King National Tennis Center" inizierà a essere rimodulata in struttura medica a partire da oggi. I funzionari dello Stato e della città di New York stanno cercando di aumentare la capacità ospedaliera fino a 87.000 posti letto per gestire l'epidemia. Widmaier ha poi aggiunto che le cucine del Louis Armstrong Stadium, la seconda arena più grande utilizzata per il torneo del Grande Slam, prevista per la fine di agosto, verranno utilizzate per mettere insieme 25.000 pasti al giorno per pazienti, lavoratori e volontari. L'USTA originariamente aveva dichiarato che avrebbe tenuto aperta la struttura affinché le persone potessero prendere lezioni, allenarsi o giocare a tennis. Ma poi il gruppo ha cambiato idea e chiuso il sito al pubblico. Così come il Central Park dove verrà costruito un ospedale da campo con circa 70 letti, anche uno degli impianti più amati dai newyorkesi cambia dunque pelle per esigenze di emergenza sanitaria in un Paese che deve fare i conti in maniera drammatica con la pandemia. In Brasile oltre al Maracanà che inizierà la sua trasformazione ad aprile, anche il Pacaembu di san Paolo si è sottoposto a lavori di riconversione per sostenere l'impatto dell'epidemia aprendo 200 posti letto accogliendo pazienti con sintomi meno gravi che non hanno bisogno dlla terapia intensiva. A trasformarsi saranno anche anche la Bombonera di Buenos Aires e di una riconversione si è parlato anche per la stessa struttura della Figc di Coverciano, offerta alla città di Firenze. Gli stadi, diventati al centro di numerose polemiche nelle prime settimane della crisi (il contenzioso tra porte aperte e chiuse ha coinvolto diversi Paesi) in pochi giorni sono finiti in prima linea per cercare di vincere la partita più difficile della storia recente dando il suo contributo di solidarietà e sostegno. Per esultare tutti insieme sugli spalti ci sarà tempo.

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