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«Ti amo», due parole semplici gridate baciando la fede davanti alla telecamera, da dedicare alla moglie Francesca.

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Eper festeggiare Cassetti ha dichiarato il suo amore alla donna della vita. «Non riuscivo ad esultare perché nemmeno mi rendevo conto di quello che avevo fatto». Un emozione immensa per uno che non è abituato a segnare. «Per un giocatore della Roma è il massimo segnare in un derby. Un gol così importante non l'avevo mai fatto». Il difensore analizza la gara. «Sono quattro anni che contro la Lazio troviamo sempre le stesse difficoltà, non riusciamo a esprimere ciò che sappiamo fare, ci frena a livello psicologico. Sembra quasi che abbiamo paura di perderla questa partita». E dire che nemmeno era tra i titolari, lui che non conosce quale sarà il suo futuro visto che è in scadenza di contratto. Il bresciano ha sostituito l'infortunato Mexes. «Ho una distorsione al collaterale del ginocchio - ha detto il francese - farò gli accertamenti, speriamo non sia nulla di serio». Sulla gara. «Non importa se la giochi bene o no, quello che conta è vincere. Sono soddisfatto per i tre punti che ci permettono di risalire la classifica. Parola a Perrotta. «Per fortuna, pur giocando male siamo riusciti ad ottenere tre punti importanti che ci rilanciano nella zona che conta». Racconta il post partita. «Nello spogliatoio c'era un'euforia particolare, che non abbiamo avuto nemmeno quando abbiamo vinto i trofei. È sintomo di compattezza. Qualche tempo fa non eravamo a questi livelli, ma non abbiamo avuto la fortuna che ora invece ci viene restituita». Poi parla dell'interruzione della gara. «È stata una situazione strana. Noi eravamo partiti bene e dopo lo stop ci siamo frenati». Vucinic non ha brillato, ma ha servito l'assist a Cassetti. «La Lazio ha giocato meglio - confessa il montenegrino - forse perché io non sono entrato bene in partita. Abbiamo vinto e questo è importante. Quando non giochi bene e segna Cassetti, che non fa molti gol, siamo ancora più felici. Ora dobbiamo rimanere tranquilli, e pensare ad una gara dopo l'altra». Nat. Dip.

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