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Eto'o-Inter, c'è l'accordo. Ibra lascia il ritiro

Eto'o

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Mancherà anche la firma, e di conseguenza l'ufficialità, ma come ha spiegato il procuratore di Samuel Eto'o, José Mesalles, all'uscita dalla sua terza e ultima riunione nell'ufficio di Rinaldo Ghelfi «l'accordo con l'Inter è stato trovato ed è totale». Il fatto che Ibrahimovic abbia lasciato il raduno dell'Inter per tornare in gran fretta in Svezia ne è la prova più tangibile. Il camerunense quindi è da considerarsi il nuovo attaccante dei nerazzurri, anche se la trattativa verrà definitivamente conclusa soltanto dopo aver trovare l'intesa sulla buonuscita del giocatore da parte del Barcellona, col giocatore che non verrà presentato a Milano prima di lunedì o martedì prossimo, giornate in cui Eto'o si unirà anche ai suoi nuovi compagni, appena tornati dal ritiro statunitense. Per lui ormai è tutto chiaro, e soprattutto deciso: contratto quinquennale da 10,5 milioni di euro a stagione, più i bonus già pattuiti con la società e legati principalmente al successo in Champions League. Nell'affare Eto'o all'Inter rientra anche, oltre ai 50 milioni in contanti che il Barcellona pagherà all'Inter per avere Zlatan Ibrahimovic, il prestito di Alexsander Hleb. Conferma anche da Moratti, adesso si attende solo l'ok di Laporta sugli ultimi dettagli, poi verrà siglato l'accordo. Mourinho si dice contento, chissà poi se è vero. Leonardo invece no, sostiene che il Milan deve rinforzarsi e non lo sta facendo, accusa il fallimento della trattativa per Luis Fabiano. Il nuovo obiettivo, comunque gradito, si chiama sempre più David Trezeguet, che secondo il suo agente Caliendo al Milan ci andrebbe di corsa, e basterebbero una decina di milioni, ma «purtroppo – sottolinea - decide la Juventus». La famiglia Menarini ha ceduto l'80% delle quote del Bologna. A comprarle l'imprenitore albanese Taci, che ha firmato una lettera d'intenti e portarà tanti soldi per un mercato che potrebbe esplodere. Intanto la Sampdoria si è assicurata il portiere Guardalben, svincolato dal Treviso dopo il fallimento della società veneta.

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