Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Wimbledon spuntato

Federer

  • a
  • a
  • a

Assorbito, in nome del prestigio che è più forte di tutto e di tutti (numero uno compreso), il colpo della rinuncia di Rafael Nadal, Wimbledon si appresta a vivere la sua avventura come se non fosse successo nulla. E' opportuno ricordare come nell'ormai lontano 1973 questo torneo abbia sopportato una rinuncia di proporzioni ben più numerose ed importanti. In quella occasione ben 78 degli 82 membri dell'appena nata Associazione Giocatori ritirarono la propria iscrizione in segno di solidarietà con un giocatore della ex Jugoslavia, Nikola Pilic, che era stato squalificato (e quindi non iscritto a Wimbledon) dalla propria Federazione perché aveva rifiutato di giocare un incontro di Coppa Davis.  Sarebbe come se ora Simone Bolelli, il nostro tennista che nel settembre scorso aveva rifiutato la convocazione per un incontro di Coppa, non potesse disputare i grandi tornei. Opportunamente ridimensionati i poteri delle Federazioni nazionali, il tennis è diventato uno sport completamente professionistico con regole di totale autonomia. Gli organizzatori sono stati costretti ad apportare alcune modifiche al tabellone del singolare maschile promuovendo l'argentino Del Potro, che da numero 5 ha preso il posto di Nadal mentre quello di Del Potro è stato preso dall'americano Blake. Rimango del parere che il clan Nadal avrebbe potuto gestire la questione con maggior senso di responsabilità. L'infortunio alle ginocchia era un problema di vecchia data e se la rinuncia fosse stata decisa con qualche ora di anticipo, voglio dire prima della compilazione del tabellone, sarebbe stato meglio per tutti. Capisco anche come quella della rinuncia non fosse una decisione facile da prendere, probabilmente Nadal ha voluto prendersi qualche ora di più senza preoccuparsi dei problemi che poteva provocare. Pazienza, il torneo si giocherà ugualmente con un motivo in meno e con un favorito, Roger Federer, ancora più netto. Come problema secondario rimane in piedi la questione del numero uno. Dal sito Ubitennis, il più informato ed aggiornato per gli appassionati, si apprende che Federer per tornate subito numero uno dovrà vincere il torneo. Se Federer raggiunge la semifinale e Murray non vince Wimbledon, Federer sarà numero 1 il 27 luglio mentre se Murray vince Wimbledon sarà lui a diventare numero uno il 20 luglio. In linea teorica gli accoppiamenti per le semifinali dovrebbero essere Del Potro (o Roddick) contro Murray e Federer contro Djokovic. Naturalmente c'è anche un torneo femminile dove non ci sono stati colpi a sorpresa se non la conferma della testardaggine degli inglesi che non se la sono sentira, come la logica avrebbe consigliato, di assegnare alle sorelle Williams, le finalista dell'anno scorso. Le prime due teste di serie. Hanno mantenuto al primo posto la russa Dinara Safina, la numero uno che non ha ancora vinto un torneo del Grande Slam, ma hanno avuto fortuna perché le due sorelle sono state sorteggiate in due settori diversi. Alternative ai nomi che ho fatto non ce ne sono molte, sia nel singolare maschile che in quello femminile, ma il torneo è lungo e ci sarà tempo, magari nella domenica centrale, di verificare come Wimbledon avrà sopportato questo inopportuno fuori programma.

Dai blog