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Rifondazione Roma

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{{IMG_SX}}Se il presidente Toti non parla perché inibito il resto del management della Virtus Roma ha scelto la via del silenzio di sua sponte. Prima della squalifica era stato proprio il patron a confermare la guida tecnica: «Andremo avanti con Gentile». Preso quindi atto della conferma del giovane tecnico casertano, che aveva sostituito in corsa Repesa, c'è bisogno che la Virtus puntelli, con i fatti e non con le chiacchiere, lo staff tecnico considerando che l'arrivo di Tanjevic come Direttore Tecnico sembra molto complicato. Il feeling tra Trajkovic, arrivato in inverno dopo due mesi di traccheggio per affiancare Gentile, e il coach della Lottomatica non è mai esploso ed allora è lecito attendersi che venga scelto un vice di spessore con grande eseprienza del campionato italiano. Marco Calvani, romano, con ottime esperienze da capo allenatore e per anni alla Virtus al fianco di Bianchini, Caja e Pancotto, sarebbe la soluzione ideale mentre ma non è da escludere il ritorno di Lino Frattin. Bodiroga intanto è impegnato a rimodellare la squadra. Dalla Grecia soffia nelle orecchie di Ibby Jaaber, idolo della tifoseria, la musica delle sirene dell'Olympiakos pronto ad offrire all'americano di passaporto bulgaro un mega contratto ed a Roma un cospicuo buy-out. Si farà di tutto per trattenerlo. Saranno confermati Gigli, Becirovic, Datome, Tonolli e forse Gabini mentre Giachetti è destinato a Teramo nello scambio che porterebbe Peppe Poeta nella capitale. L'incognita per il buon fine dell'operazione è il difficile rapporto tra Balducci, procuratore del play azzurro, e la dirigenza capitolina. Potrebbe rientrare alla base il lungo Crosariol e si farà un tentativo per riportare in giallorosso Pietro Aradori. Hutson, in scadenza di contratto, chiede un biennale con un cospicuo aumento, mentre nel ruolo di pivot titolare piace Jeleel "Deji" Akindele, gestito da Filipovic procuratore molto vicino alla società. Il nigeriano, liberato da Pesaro per problemi di budget, vuole un club che disputi l'Eurolega per provare poi in futuro la carta della Nba.

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