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I nerazzurri vincono il big-match e volano a +6 sui bianconeri

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L'Inter saluta la Juve

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Grazie a una prestazione tecnicamente notevole, tatticamente ordinata, fisicamente impressionante. Anche per merito di Adriano. Proprio quello che non si aspetta nessuno, almeno da titolare. E invece c'è, e si sente eccome. Soprattutto quando lotta in area e protegge la palla in occasione del gol partita di Muntari. Ma è tutta l'Inter che nel primo tempo proprio non si tiene. Stankovic al 12' ha già la palla buona, il recupero di Chiellini che lo anticipa proprio al momento del tiro è di quelli già decisivi. Come ha tutto per esserlo il clamoroso svarione su un facile controllo a centrocampo di Legrottaglie venti minuti dopo. Un banale tocco laterale di Machisio diventa un assist in campo aperto per Ibrahimovic, che si invola. Avrebbe l'opzione Adriano, liberissimo in mezzo all'area, ma preferisce andare fino in fondo da solo. Forse giustamente. Peccato per lui, e per l'Inter, che il suo piatto sinistro finisca troppo largo, e con lui si perda la più ghiotta delle occasioni per i nerazurri. Perché il sinistro di Adriano, due minuti dopo, è sì parato da Manninger, ma la palla sarebbe comunque finita sul fondo. E la bomba, sempre di sinistro, di Muntari allo scadere su assist di Ibra è centrale, anche se i pugni a Manninger forse fanno ancora un po' male per la respinta. La chance migliore per la Juve arriva solo allo fine del primo tempo, ma il destro a giro di Marchisio non è poi così difficile per un Julio Cesar quasi disoccupato. Nonostante la Juve qualche puntata in contropiede la provi, quando l'Inter molla un secondo lapresa, ma senza pungere mai. Anche per gran merito di Samuel e Materazzi, che pareggia la sfida delle scarpette rosa con Amauri ma stravince lo scontro diretto sul campo. Mantenere un ritmo così forsennato, da miglior Inter della stagione per distacco nonostante l'imprecisione in fase conclusiva, è impossibile. La ripresa infatti comincia più rilassata. La Juve prova a salire, i centrali dell'Inter faticano un po' di più e vengono ammoniti. Ma le occasioni sono sempre nerazzurre. Clamorosa quella che ha Ibra al 20': ancora un piatto sinistro da ben dentro l'area, ancora fuori, e non di poco. E ancora da una ciabattata di Ibra, al 27', arriva il gol di Muntari, che solo a porta vuota rischia di sbagliare l'impossibile. L'Inter controlla, ma la Juve ha i campioni per la giocata. Come Del Piero, che addirittura di testa da calcio d'angolo impegna Julio Cesar in un paratone. La Juve in attacco è tutta qui. L'Inter, in difesa e non solo, è molto di più. Adesso è a +6 dai bianconeri e allunga meritatamente in testa alla classifica. Mandando un segnale chiaro e forte al campionato: è la squadra da battere.

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