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Ai Mondiali in Giappone esordio convincente degli azzurri: battuta la Cina 84-69

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Basile manda in tilt gli asiatici, Garri e Soragna fanno la differenza

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Così la Cina di Yao Ming, inarrestabile fino a quando la panchina tricolore ha pensato di intrappolarlo nella morsa di una zona tentacolare, ha ceduto il passo 69-84, alzando la prima sbarra del telepass che apre le porte alla strada che conduce alla seconda fase. Ma di insidie sul cammino ce ne sono ancora tante. E portano i nomi della Slovenia, che sarà avversaria di oggi (ore 9,30, diretta su Rai3), che ha chiuso conti contro il Senegal nel terzo quarto imponendosi alla fine 96-79, e di Portorico, caduto al cospetto della corazzata Usa, 111-100, non senza aver fatto sudare freddo LeBron James e compagni. Insomma hanno ragione Recalcati ed il suo fido scudiero Basile a spegnere gli entusiasmi. Perché si sa che l'Azzurra sbarcata a Sapporo per questa fase finale non è squadra costruita pensando troppo in grande ed è quella che servirà, soprattutto, per far maturare tanti sbarbatelli presenti, con il pensiero rivolto agli Europei del 2007. Ma di fare brutta figura in Giappone non ha intenzione nessuno e l'Italbasket lo ha fatto capire venendo a capo del difficile rebus della difesa su Yao Ming. La Cina è una squadra in evoluzione e rispetto a quella già sconfitta due anni fa ad Atene, nelle Olimpiadi, ha fatto passi avanti nelle crescita tattica. Così i giocatori dagli occhi a mandorla dopo aver lasciato partire bene gli azzurri, 0-5, con Basile che aveva già lasciato presagire una serata di quelle da sottolineare in rosso, hanno registrato la difesa e soprattutto si sono messi a servire con costanza l'immenso pivot che gioca nelle fila degli Houston Rockets. Il parziale a favore della Cina, 9-0, ha messo per la prima volta l'Italia nelle condizioni di inseguire. La tenuta mentale dei ragazzi di Recalcati è stata eccellente. Nessuna frenesia e tanto lavoro per cercare di limitare, nella difesa a uomo, le lunghe leve di Yao Ming. Mason Rocca, l'oriundo messo nel roster, pur avendo meno centimetri di Marconato, che l'aveva preceduto nell'opporsi all'omone cinese, ha giocato un pò più d'astuzia e rapidità. Recalcati ha chiamato un primo accenno di zona e così ancora grazie a Basile la forbice s'è ristretta ed al 10' la distanza da recuperare s'è mostrata di una sola lunghezza (17-16). Yao Ming ha continuato a fare la voce grossa, ma i compagni non si sono mostrati altrettanto ispirati. Dalla panchina intanto è spuntato Garri che con due triple consecutive ha spedito l'Azzurra avanti 20-27. In un batter d'occhio, grazie ad un paio di giocate di Yi, la Cina s'è rifatta sotto (31-32) ma Gigli, Belinelli ed il solito Basile hanno consentito di chiudere avanti al 20' 35-39. Il terzo quarto è stato quello più difficile. Yao Ming ha spazzato via Marconato e regalato il nuovo vantaggio alla Cina, 46-43. Una provvidenziale tripla di Belinelli ha impattato prima che il coach azzurro vincesse la sua sfida personale con il dirmpettaio Kazlauskas ordinando di nuovo la zona. La nazionale asiatica è andata in tilt. I rifornimenti per Yao Ming si sono di colpo interrotti, merito soprattutto di Rocca, mentre in attacco s'è armata la mano degli azzurri dalla lunga. Mordente e Soragna si sono iscritti al gran ballo creando spazi per l'immarcabile Basile. Più volte l'Azzurra è volata fino al +18, chiudendo la sfida senza dover troppo faticare. Un bene, per recuperare energie in vista dell'incontro di oggi contro la Slovenia, in una partita che sa già di scontro diretto. Nelle partite degli altri gironi da segnalare la vittoria dell'Argentna sulla Francia (80-70) e lo storico successo della Nigeria su una ringiovanita Serbia (82-75).

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