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Tanti infortuni, rosa ridotta ma i giallorossi continuano a mettere sotto qualsiasi avversario

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La gara di Firenze ha confermato che la Roma esprime il miglior calcio del nostro campionato e riesce a correre ancora più degli avversari. Tutto questo continua a verificarsi nonostante le assenti pesanti con le quali deve fare i conti Spalletti da diversi mesi. Il lavoro dei preparatori atletici sta incidendo pesantemente sul rendimento di una squadra che, anche nella prima parte della stagione, quando i risultati non arrivavano, ha sempre chiuso le partite in crescendo. Alla condizione fisica eccezionale si aggiunge una forza mentale che forse neanche la squadra che ha vinto lo scudetto riusciva a raggiungere. Sta in questo il grande lavoro di Spalletti che è riuscito a trasformare un gruppo di giocatori disuniti in un collettivo sempre più coeso. È impressionante, a tratti commovente se si considerano gli interpreti, la capacità della squadra di mettere sotto qualsiasi avversario, in qualsiasi condizione. E non conta che i dirimpettai si chiamino Juventus, Fiorentina o Messina. Gli applausi al lavoro svolto dal tecnico giallorosso sono arrivati anche da Arrigo Sacchi, uno che di bel gioco se ne intende. L'ex tecnico della Nazionale ha ammirato dagli spalti del «Franchi» l'ennesima prestazione entusiasmante della Roma. «I suoi complimenti - ammette Spalletti - fanno piacere. E se lo dice lui che ha dato tanto al nostro calcio...». L'opera del tecnico toscano assume contorni ancor più sorprendenti se si analizzano le presenze in campionato degli attaccanti. Su trentadue partite disputate sino ad ora, i giallorossi hanno dovuto fare a meno di Totti in ben dieci appuntamenti. Traduzione: la Roma ha giocato quasi un terzo delle gare senza il suo giocatore più importante. Il capitano verrà visitato domani dal professor Mariani che gli ha prescritto «Tecar terapia» (un trattamento a base di onde elettromagnetiche) per ridurre i tempi di recupero. Montella e Nonda hanno saltato diciassette gare, ovvero più della metà. Cassano se n'è andato a gennaio e fino a quel momento aveva inciso poco o nulla. «Ormai - spiega Spalletti al Tg 5 - la squadra è riuscita a sopperire a questa emergenza. I ragazzi sono molto disponibili e e ci mettono del loro». Le sei partite che restano da giocare in campionato possono trasformare questo enorme sforzo in una qualificazione per la Champions League. La giornata di domenica, con la Roma che ospiterà il Lecce e la Fiorentina che andrà a far visita alla Juventus, appare l'occasione giusta per il sorpasso dei giallorossi. Ma l'allenatore di Certaldo non si fida. «Contano altri elementi, perchè il calendario non si sa mai cosa può proporti nello svolgimento di una partita. Dobbiamo continuare ad avere il nostro spirito e un grande coraggio, pensando che quella è la strada che ci porterà al risultato». A suon di prestazioni positive la Roma è riuscita a riconquistare anche il suo pubblico che ora si prepara a riempire l'Olimpico domenica (biglietti da oggi alle 10). «Chi è venuto a Roma e chi verrà si accorge dell'entusiasmo del pubblico, che per certi versi è un aiuto e per altri crea difficoltà. L'anno scorso c'è stato un periodo difficile perché alcuni hanno perso tranquillità e sicurezza nelle proprie capacità». A quanto pare le hanno ritrovate.

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