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Azzurri, caccia ai nuovi Cova e Mennea

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E così la conferenza stampa di ieri mattina nella sede federale di Roma è servita solo ad illustrare alcune incertezze che permangono in un elenco che ha chiuso i battenti domenica sera secondo quanto stabilito dal consiglio Fidal nel mese di febbraio. «Dobbiamo individuare gli ultimi due nomi nelle staffette veloci e lo faremo a fine settimana al termine del raduno dei velocisti al Terminillo — afferma il d.t. Selvaggi — altra questione importante è quella che riguarda l'ottocentista Longo in possesso del minimo A lo scorso anno ma in ritardo di condizione. La verifica nel raduno di Formia interesserà anche il triplista Camossi che ultimamente ha avuto problemi fisici mentre per Howe non ci dovrebbero essere sorprese: dopo il test a Viareggio del 27 luglio in occasione del triangolare Italia, Francia, Russia, gareggerà solo nei 200 ai mondiali». Esclusa dunque la partecipazione del bicampione del mondo juniores nella staffetta, con qualche dubbio e alcune punte rappresentate da Baldini e la squadra di maratona, Brugnetti nella 20km di marcia, Gibilisco nell'asta, Martinez e La Mantia nel triplo, la spedizione azzurra guarda con tranquillità all'appuntamento iridato. Tra le novità anche il progetto di «Casa Italia Atletica» che è stato illustrato dal consigliere Mario Ialenti: «Cercheremo di esportare il Made in Italy nel mondo». Le premesse sembrano buone per provare ad avvicinare le tre medaglie (oro di Cova nei 10mila, argento della 4x400 e bronzo di Mennea nei 200) conquistate nella prima edizione iridata di Helsinki '83.

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