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Principali obiettivi gli attaccanti di Brescia e Juve. Cruz e Di Vaio le alternative Partenze tra i biancocelesti: Lopez tornerà a Valencia, Corradi verso l'addio

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La società biancoceleste, dopo aver centrato la qualificazione ai preliminari di Champions League, insegue ora l'obiettivo più importante. Rifondare un attacco che diventerà orfano di Claudio Lopez, ormai a un passo dal Valencia, e molto probabilmente di Corradi. Il Piojo tornerà al club spagnolo per estinguere il debito relativo al cartellino di Mendieta: in bilico c'è anche il destino di Kovacevic. La Lazio detiene sempre la comproprietà del serbo, ora in forza alla Real Sociedad, e potrebbe girarla al Valencia per appianare una pendenza da circa 20 milioni. Poi c'è l'altro pezzo da novanta dell'attacco di quest'anno: Bernardo Corradi, che piace alla Juve ma potrebbe finire anche all'estero. In realtà, dopo il «no» al piano-stipendi presentato da Baraldi, l'ariete senese è in attesa di comunicazione da parte della società. Che appare intenzionata, salvo ribaltoni dettati dalla volontà di Mancini, a privarsi della punta. In corsa potrebbe entrare anche il Milan, altrimenti la trattativa potrebbe spostarsi in Inghilterra, o direttamente all'estero. La Juve al momento lavora nell'ombra e non sembra intenzionata a fare follie: per questo, almeno nel borsino attuale, scendono le quotazioni bianconere. La Lazio lavorerà quindi per garantirsi un ariete sullo stile-Corradi e una punta rapida, guizzante, sul tipo-Piojo. Nel primo caso i nomi più gettonati sono quelli di Toni e Cruz: più facile arrivare al bresciano, anche per un rapporto qualità-prezzo-ingaggio decisamente accessibile. Le altre opzioni sono rappresentate da Rossini dell'Atalanta e Bonazzoli del Parma (ora alla Reggina). Per il ruolo di post-Lopez sono invece in corsa Marco Di Vaio e Fabrizio Miccoli, entrambi di proprietà Juve. L'attaccante tascabile, ora in forza al Perugia, è tornato prepotentemente in auge nelle ultime ore e potrebbe essere la sorpresa del mercato biancoceleste. Con la Juve s'intrecciano i discorsi di mercato: in ballo c'è anche il cartellino di Blasi, l'altro giovane seguito con attenzione dallo staff biancoceleste. A Moggi, e non è un mistero, piace sempre Stam, ma questo è un altro discorso. Perché la Lazio vuole blindare l'olandese. Nei giorni scorsi c'è stato il primo colloquio: nelle prossime ore ci sarà l'incontro decisivo con Van Ginkel. La Lazio ci proverà davvero a tenere l'ex centrale del Manchester, anche con un adeguamento del contratto, eccezione accettata all'interno dello spogliatoio. Mancini verso il «sì» Il tecnico si legherà alla Lazio fino al 2008. Ieri non è stato a Chieti per ricevere il premio «Prisco»: è rimasto in famiglia, dopo aver parlato con i suoi più stretti collaboratori. Ci sta pensando Mancio (che mercoledì sarà alla Luiss per un convegno con gli studenti) a dar retta al cuore e all'accattivante piano Baraldi. Pieni poteri tecnici, cinque anni a 2,5 milioni circa, Stam e Stankovic ancora in biancoceleste. Si farà. Entro dopodomani potrebbe arrivare la fumata bianca, anche perché, da Milano, arrivano segnali confortanti. Cuper sembra vicino alla conferma. E Mancini potrebbe legarsi in modo importante alla Lazio del nuovo corso Ricucci-Ligresti-Merloni (con l'ingresso anche di un nuovo partner bancario). Ieri contatto informale con Baraldi: di contratto si tornerà a parlare già da oggi. Intanto il diggì sta cercando l'accordo con il fisco per la rateizzazione del debito da 100 milioni. Si tratta a oltranza per la dilazione decennale, anche se si potrebbe trovare un compromesso: in attesa dell'accordo slitta il Cda in programma giovedì. Ieri il titolo in Borsa è volato: +28% foriero di buoni presagi. La Lazio è un passo dalla salvezza.

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