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L'ordine di Capello. «Non dobbiamo sottovalutare la Reggina» (ore 15, +Calcio) «I calabresi cercheranno importanti punti salvezza, quindi niente distrazioni»

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Parole di Fabio Capello dopo il deferimento che gli è capitato tra capo e collo qualche giorno fa. Insomma, un bel sorriso certe volte ha più significato di tante parole messe insieme, in sintesi: ironia. Ed il tecnico giallorosso ha scelto proprio questo tipo di condotta. Ma che significa essere «ironici»? «Uno pensa di esserlo e poi viene preso sul serio, poi c'è chi viene preso per ironico anche quando non lo è. È difficile giudicare, sia per me che per voi che dovete farmi le domande. posso solo ribadire che le parole per le quali ho preso il deferimento, sono cose che ho già detto». Sensi ingaggia duelli con il Palazzo, Samuel ed altri giocatori però sono dalla sua parte? «Io ho solo detto che dobbiamo trovare il giusto modo di vivere, anzi convivere con tutti, le guerre non servono a nessuno. Cerchiamo di metterci d'accordo con tutti». Scendendo a compromessi o allineandosi agli altri? «La politica la fa il presidente, non io. Penso che sia utile per il calcio italiano essere tutti d'accordo. Ci si potrebbe sedere intorno ad un tavolo e discutere. In questo modo si trova sempre il modo per una intesa». La Roma scende a Reggio Calabria. «Non dobbiamo commettere l'errore di sottovalutare la Reggina. Giocare con spirito dimesso non va bene perché troveremo un ambiente caldo in tutti i sensi e soprattutto una squadra molto motivata che non avrà timori reverenziali visto che si gioca la salvezza». Le assenze però sono tante e pesanti. «Ho delle idee, vedremo. Potrebbe essere il turno di vedere in campo chi ha giocato meno, ma senza fare troppe rivoluzioni. Quando ci sono dei punti in palio non serve farle, bisogna essere seri». Poi c'è Emerson forse un po' stanco? «Ho parlato con lui appena tornato a Trigoria dopo aver giocato la gara con la sua nazionale, vedremo domani (oggi ndr.) come si sente. Totti è l'ultimo infortunato, ma Cafu, Candela, Delvecchio come stanno? «La settimana prossima i primi due torneranno ad allenarsi con il gruppo. Delvecchio deve continuare una serie di esercizi per l'equilibrio muscolare, ma anche lui potrà probabilmente stare insieme ai compagni». Stagione che sta per finire, già si pensa ai ritocchi per il prossimo anno? «Abbiamo degli obiettivi da centrare. In ogni caso sono cose che stabiliremo insieme al presidente al momento giusto». Due parole per l'esordiente Ajide? «Nigeriano del 1985, viene dalla Reggiana, è con noi da un mese e mezzo e gioca come centrocampista nella Primavera. È un ragazzo interessante, giovane e mi è sembrato giusto dargli un premio, ma attenzione, non è un premio simpatia, è solo che nel suo ruolo abbiamo altri ragazzi impegnati con la nazionale juniores».

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