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Con Monica Bellucci la Befana vien di notte

Giulia Bianconi
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Secondo la tradizione, la Befana è una donna molto anziana, e alquanto brutta, che volando su una scopa nella notte tra il 5 e il 6 gennaio consegna regali o carbone ai bambini, a seconda che siano stati buoni o cattivi. Ma da dove ha inizio la sua leggenda? A svelarlo è il fantasy tutto italiano, ambientato nel 18esimo secolo, dal titolo «La Befana vien di notte 2-Le origini», sequel-prequel del film diretto da Michele Soavi due anni fa. Stavolta alla regia c’è Paola Randi (di «Tito e gli alieni»), e alla sceneggiatura Nicola Guaglianone (che aveva già firmato il primo capitolo con Paola Cortellesi) e Menotti. Le protagoniste del film, nelle sale dal 30 gennaio con 01, sono Monica Bellucci, nei panni della dolce e potentissima strega buona Dolores, che dedica la sua vita ai bambini, e la tiktoker romana Zoe Massenti, nel ruolo di Paola, ragazzina di strada e truffaldina, che si trova a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi) a caccia di streghe. Tra un magico apprendistato, trasformazioni e tanti guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di speciale: diventare la Befana.

«Non sono solo una strega, ma anche una fata, molto umana, che pensa al futuro e grazie alla quale Paola scopre la propria forza - ha spiegato ieri Bellucci alla stampa della sua Dolores - Ci deve essere sempre più collaborazione tra le donne perché insieme possiamo andare più lontano. Dobbiamo aiutarci l’una con l’altra, e insegnare alle nostre figlie ad essere libere e indipendenti, specie in un mondo nuovo come questo. Io con le mie figlie cerco da sempre di essere amica e solidale».

 

 

 

 

 

Con una lunga chioma bionda platino, un atteggiamento protettivo e rassicurante, Bellucci svela il suo volto al naturale sullo schermo. “Mostrare le rughe è una forma di libertà, certo poi ci vogliono i registi giusti ad accompagnarti - ha detto ancora l’attrice, 57 anni - La bellezza del mio lavoro è proprio quella di poter continuare a recitare con il passare del tempo. I cambiamenti fisici ti permettono di fare ruoli che prima non potevi fare». Per lei «la fantasia ci aiuta a raccontare meglio la realtà. Anche noi attori lavoriamo con la magia e abbiamo la fortuna di toccare un po’ il cielo con un dito, così come il cinema ha la capacità di farci volare. Non si sa bene quanti anni abbia Dolores. Ma è bello interpretare personaggi nei quali ti distacchi dall’apparire in un certo modo». «La fantasia e l’immaginazione sono i nostri superpoteri. E la Befana è una supereroina italiana e romana», ha detto Randi grande «appassionata degli effetti speciali fin da quando ero bambina. Mi piace la capacità che ha il cinema di raccontare l’impossibile. E questa sceneggiatura mi ha dato la possibilità di giocare con la fantasia».

La 19enne Massenti, al suo debutto al cinema, ma già nota su Tik Tok, dove ha ben tre milioni di follower, sognava sin da piccola di recitare. «Da piccola vedevo i film e nella mia cameretta ripetevo le battute - ha raccontato - Per vergogna non ho mai fatto più di tanto. Poi ho capito che non dovevo perdere questa opportunità. Soprattutto perché avevo già iniziato un mio percorso nel mondo dei social». A sceglierla è stato Guaglianone, cresciuto alla Magliana: «Sono rimasto colpito dalla sua voce con la cadenza di quelli di Roma Est. Una ragazzina che con il suo dialetto e la sua romanità è riuscita a rendere credibile l’incredibile, ossia un personaggio fantastico».

Nel cast de «La Befana vien di notte 2-Le origini», prodotto da Lucky Red e Rai Cinema, in collaborazione con Sky Cinema, ci sono anche Corrado Guzzanti, Alessandro Haber, Herbert Ballerina, Guia Jelo, e Fabio De Luigi, quest'ultimo nei panni di «un cattivo da favola con le sue fragilità e le sue carenze affettive».

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