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GfVip, Alda D'Eusanio si salva al televoto. Perdonata per lo scivolone razzista

Giada Oricchio
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Televoto flash “Vuoi salvarla?” per Alda D’Eusanio nella 36esima puntata del Grande Fratello Vip, lunedì 1 febbraio. Una punizione per aver detto “ne*ro” sabato scorso, ma il pubblico la salva con il 54% dei voti.

 

Alda D’Eusanio, 70 anni, giornalista di grande cultura, ha commesso diversi scivoloni nei primi tre giorni di permanenza all’interno della casa del Grande Fratello Vip: barzellette sui diversamente abili, volgarità eccessive, rivelazioni sulle querele subite da Renzi, pubblicità a marchi, Dante definito “pedofilo perché ha messo gli occhi su Beatrice quando aveva 9 anni” (falso, erano coetanei), tatuaggi paragonati a “marchi come quelli degli ebrei” e la parola ne*ro che ha mandato su tutte le furie i social.

 

Tutti passi falsi che non sono sfuggiti ai coinquilini e agli autori che più volte l’hanno redarguita in confessionale. Tre giorni di fuoco che Alfonso Signorini ha etichettato come “anarchia verbale”, salvo aggiungere: “Sabato sera ti sei lasciata andare a un’espressione infelice e grave, ha suscitato un gran marasma”. Dopo aver visto la clip della battuta triviale (“volete del pesce? Vedi ne*ri in giro?”), la D’Eusanio, non avendo capito l’errore, ha detto spavalda: “Va beh, è stata una cosa di cattivo gusto, si sono risentiti i genitori cattolici?” e Signorini: “Sai che ci sono dei precedenti, Fausto Leali è stato squalificato”, “Ah invece di nero ho detto ne*ro? Chiedo scusa” ha ribattuto la D’Eusanio.

 

Ma il conduttore ha spiegato cosa stava per accadere: “Innanzitutto evita di ripetere il termine, siamo persone intelligenti e anche nel caso di parole inappropriate ci sono contesti e contesti. Non l’hai rivolta a una persona in particolare come aveva fatto Leali, ma era una battuta infelice, una parola che non fa ridere più nessuno. Si è risentito anche Enock, un nostro ex concorrente”. Il fratello di Balotelli ha sottolineato che si tratta di un’offesa gratuita inammissibile e Alda D’Eusanio: “Anche se non c’era intenzionalità, mi dispiace. Dovete capire se è detto con intenzione di offendere o per sbaglio, non c’era alcun atteggiamento spregiativo, se non considerate la differenza c’è un controrazzismo. Da persona di colore bianco chiedo perdono per quello che la razza bianca ha fatto con crudeltà alla razza nera, ogni tanto si può sbagliare e chiedo perdono a tutti i neri di tutto il mondo. Ho detto una parola sbagliata e aggiungo che la battuta era stupida e di cattivo gusto”.

 

Dato il polverone sul web, un provvedimento era inevitabile e Signorini ha letto il comunicato: “Premesso che la parola usata una sola volta è e resta un’offesa che urta la sensibilità di parecchie persone, bisogna considerare che non era indirizzata volontariamente verso un’altra persona fisica, ma era una parola infelice usata in un contesto conviviale. Noi stessi abbiamo molto dibattuto e non eravamo d’accordo su quale decisione prendere e così per stabilire se il tuo è scivolone è perdonabile o no, abbiamo deciso di chiederlo al pubblico sovrano con un televoto flash”. E' perdono: 54% sì e 46% no. E la D’Eusanio: “Sono felice ma la ferita resta”.

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