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Non c'è guerra in "Seconda Linea". La verità sul programma di Rai2

Arnaldo Magro
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A differenza di quanto si mormora, il clima a Rai2 in seguito alla prima puntata di «Seconda Linea» non è poi cosi teso, come invece si potrebbe pensare. Ci si aspettava di più in termini di share, questo è certo, ma la volontà è quella di puntellare il programma con delle migliorie. 

 

Vanno affrontate tematiche diverse, un po’ più di destra, senza paura di «sporcarsi le mani» o sembrare talvolta populisti. «Bisogna parlare in maniera più semplice, più diretta, meno divulgativa» è stato suggerito. Cambiamenti in vista anche a livello tecnico. (Lo studio è sembrato troppo grande e sarà probabilmente rivisitato). Il progetto fortemente voluto da Fratelli di Italia va avanti. Sarà anche per questo che ieri i vertici, tutti e nessuno escluso, hanno incontrato e confermato la fiducia ad Alessandro Giuli, in un clima tutt’altro che nervoso. Resta da perfezionare la coabitazione in studio dei due conduttori, Francesca Fagnani-Giuli spesso si sovrapponevano, e pare che in seguito alla discussione di ieri, avvenuta in redazione, proprio i due conduttori abbiano trovato un accordo per non pestarsi i piedi. «Le prime conclusioni le tireremo a Natale, lavorate tranquilli» avrebbe chiosato il Direttore Ludovico Di Meo al termine dell'incontro. La prossima puntata vedrà come ospite principale il Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

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