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Covid-19: bambini untori? Il naso li salva

Katia Perrini
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Sul legame tra coronavirus e bambini si sa ancora poco. Ma è arrivato un nuovo studio che ci aiuta a capirne di più e, soprattutto, ci dà notizie positive. A illustrarci le ultime novità è l'epidemiologo Pierluigi Lopalco: «Bambini untori? Che bambini e adolescenti si ammalino più raramente di Covid-19 è evidente, ma ancora non è ben noto quale sia il loro ruolo nella diffusione dell'infezione. La domanda è: i bambini hanno minore probabilità di infettarsi (e conseguentemente trasmettere l'infezione) rispetto agli adulti? Una comunicazione a "Jama" contiene una prima evidenza importante: i bambini esprimono poco il recettore Ace2 - quello che il Sars-CoV-2 usa per infettare le cellule - nell'epitelio nasale». Lopalco poi aggiunge: «Il fatto di avere pochi recettori per il virus in quella che è la porta di ingresso delle infezioni respiratorie - evidenzia l'esperto - giustifica da solo la minore suscettibilità dei bambini all'infezione. Se fosse così, dunque, i bambini oltre ad ammalarsi di meno si infetterebbero anche di meno e sarebbero meno contagiosi. Una buona notizia. Attendiamo ulteriori conferme», conclude Lopalco.  Una bella notizia, finalmente, dopo l'allarme dei pediatri sul boom di sindromi di Kawasaki nei bambini legate al coronavirus.

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