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Sole: 10 regole per esporsi senza danni

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Spalle, viso, decollete per le donne e addome per gli uomini, le zone a rischio

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Il sole se non preso con rispetto e le dovute accortezze lascia il segno, come Zorro. Evitare danni permanenti alla pelle, che ha una memoria di ferro e alla fine restituisce quanto sbagliato con gli interessi, si può. Ecco un decalogo della perfetta esposizione.     RISCHIO - Quali sono le parti del corpo più a rischio? Prime fra tutte le spalle (29%), soprattutto per quanto riguarda scapole, nuca e dorsali superiori. Seguono poi il viso (25%), dove si possono verificare scottature soprattutto su naso e fronte ma anche nella zona circostante le labbra; poi abbiamo il decollete per le donne (19%) e piu' in generale la parte superiore dell'addome per gli uomini; infine le gambe (9%), specie per la parte dell'interno coscia e del dorso superiore del piede. È quanto emerge da uno studio di In a Bottle condotto su circa 40 esperti tra dermatologi, geriatri e pediatri per capire quali sono i rischi derivanti dalla prima esposizione al sole e i rimedi per prevenirli.   DECALOGO SALVA ERRORI Tempo al tempo. La pelle deve abituarsi al sole e mettere in atto i suoi meccanismi di difesa. All'inizio l'esposizione deve essere percio' molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi. L'abbronzatura duratura inizia a vedersi solo dopo 10 giorni. Occhio all'orologio. Non si puo' stare al sole quanto si vuole e quindi bisogna controllare quanto si resta esposti. Il protettivo solare allunga il tempo di esposizione ma occorre applicarlo spesso per rinnovare la protezione e non correre rischi. Fallo in anticipo. E' consigliato applicare un protettivo almeno mezz'ora prima di esporsi al sole perché i principi attivi hanno bisogno di attraversare lo stato superficiale della pelle.  Controlla le fasce orarie. Le ore migliori per esporsi al sole sono quelle del mattino (8-11) e del tardo pomeriggio (dopo le 17). Evitare le ore piu' calde della giornata (dalle 12 alle 15). Se non si ha un riparo adeguato all'ombra, e' consigliabile indossare indumenti di cotone, con un cappello a larga tesa e occhiali scuri per proteggere gli occhi. Prima asciugarsi poi abbronzarsi. Se la sensazione di asciugarsi al sole dopo un bagno e' gradevole, bisogna sapere che l'effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo puo' favorire le scottature. Meglio quindi asciugarsi ed eventualmente ripetere l'applicazione del protettivo solare. No trucchi e profumi. Possono lasciare macchie antiestetiche sulla pelle o scatenare reazioni allergiche dovute alla fotosensibilizzazione No al fai da te. Le miracolose “misture” casalinghe che promettono un'abbronzatura rapida e intensa vanno assolutamente evitate. Nessun prodotto contiene filtri contro le radiazioni solari e percio' favoriscono anziché prevenire scottature e ustioni. Attenzione agli auto-abbronzanti.  La colorazione della pelle e' ottenuta chimicamente e non dalla produzione di melanina. Questi prodotti non proteggono dalle scottature delle prime esposizioni. Occhio alle lampade. La ridotta emissione di UVB delle lampade solari e' vero che riduce il rischio di scottature ma l'aumento contemporaneo di UVA produce sulla pelle gli stessi danni del sole. Idrata la pelle. Dopo l'esposizione al sole e' importante seguire la regola In&Out, ovvero dell'idratazione superficiale e interna della pelle. Bere da 1,5 a 2 litri di acqua aiuta a idratare per via sistemica la pelle. I Sali minerali agiscono come leviganti cutanei naturali che rendono la pelle morbida, setosa e luminosa.

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