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Roma, guerra aperta sui rifiuti. Ama assume, ma il M5S vuole bloccare il termovalorizzatore

Susanna Novelli
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Nel giorno dell'ennesimo «patto per il decoro», in cui Ama si è impegnata a procedere a 655 assunzioni a tempo indeterminato, per cercare di dare quella svolta sui rifiuti promessa a Natale e clamorosamente fallita, si riapre il fronte politico con la presentazione in Parlamento dell'emendamento al Decreto Aiuti, del Movimento Cinque Stelle che di fatto «cancella» il temovalorizzatore. Un terreno rovente e fragilissimo che rischia di far saltare un quadro politico che, nel centrosinistra, sembrava aver trovato un equilibrio proprio in quella Regione Lazio dove Pd e grillini governano insieme. L'emendamento presentato infatti pur lasciando i «poteri speciali» al sindaco Gualtieri, «che dovranno comunque terminare entro e non oltre il 31 dicembre 2026», di fatto lo vincola al rispetto dei «criteri e i fabbisogni previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Lazio vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto». Un Piano nel quale, ricordiamo, non è previsto il termovalorizzatore.

 

 

Enfatizza l'assessore regionale alla Transizione eccologica, la grillina, Roberta Lombardi: «L'inceneritore è il passato, avanti con l'emendamento per fermarlo». Mette benzina sul fuoco il coordinatore del Lazio della Lega, Claudio Durigon: «I 5 Stelle vogliono sabotare il termovalorizzatore di ultima generazione per Roma. Pazzesco. Chissà cosa ne penserà Carlo Calenda di Azione chiamato in causa nella grande alleanza ideata da Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio, per le prossime regionali. Roma sporca e inquinata per i 5 Stelle e l'immobilismo del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Si sono odiati e si sono coniugati a discapito della Capitale». E la risposta arriva diretta dal consigliere capitolino della Lista Calenda Francesco Carpano che replica alla Lombardi: «Il termovalorizzatore non è il passato, bensì la soluzione. Avete avuto cinque anni per governare Roma con Raggi e l'avete lasciata peggio di prima. Abbiate la dignità di non mettervi ancora in mezzo». Di «incredibile l'accanimento ideologico del Movimento 5 Stelle contro la realizzazione di un termovalorizzatore a Roma: un saggio di demagogia sulla pelle della Capitale e dei cittadini», parla invece la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria, mentre fonti del Pd parlamentare rassicurano il «no» all'emendamento Cinquestelle che di fatto ridurrebbe i poteri speciali del sindaco a una farsa e nulla più.

 

 

In Campidoglio tuttavia la priorità al momento è ben altra. In una situazione che peggiora di giorno in giorno, c'è voluta un'altra «cabina di regia» diretta dal capo gabinetto Albino Ruberti per mettere tutti seduti al tavolo, Ama e sindacati, e cercare di riportare la vertenza rifiuti sul binario giusto. Via libera alle assunzioni e altolà di Ama alle ditte esterne incaricate di svolgere il servizio delle utenze non domestiche, chiedendo loro un maggiore rigore sui passaggi e sui ritiri degli scarti. Confermato, poi sempre nel corso della cabina di regia, il potenziamento dei conferimenti negli impianti Saf di Frosinone ed Hera in Emilia Romagna per far fronte alla temporanea chiusura del Tmb di Aprilia, tra l'8 e il 18 giugno, per manutenzione. Ama, a fronte di circa mille tonnellate settimanali da trattare, secondo i quantitativi finora accolti da Rida Ambiente nelle strutture del sud pontino, sta continuando a cercare ulteriori sbocchi.

 

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