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Le gite scolastiche si fanno solo vicino casa

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Valentina Conti
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Fuori dall’emergenza Covid tornano le gite scolastiche. Negli istituti di Roma e del Lazio i timori dei contagi continuano a farsi sentire, e il tempo stringe. Così, per riorganizzare il sistema a poche settimane dal termine dell’anno scolastico si punta su soluzioni «short-time» o l’adesione a progetti di fattibile attuazione nel contingente per assecondare gli studenti che hanno voglia di assaporare la normalità in concreto. Preferiti, dunque, gli itinerari fuori porta e le uscite quotidiane a percorsi lunghi e viaggi all’estero. Perché la gestione va comunque rodata e le famiglie, specialmente degli allievi più piccoli, insistono sulla questione sicurezza. Dal Liceo Gassman della Capitale fanno sapere di aver ripreso solo le uscite giornaliere, le vere gite no «perché c’è poco tempo per pianificare a dovere, non è semplice».

«Siamo alla fine dell’anno e per gli istituti superiori, con i recuperi di mezzo, è più complicato. I ragazzi sono in ogni modo contenti di riavere la loro vita», evidenzia Daniela Buongiorno, a capo del Coordinamento dei presidenti di consiglio di istituto di Roma e Lazio. «Stiamo cercando di riattivare l’attività. La criticità riguarda il breve tempo per far ripartire tutte le gare e organizzare eventualmente i campi scuola di più giorni, cosa particolarmente complessa – spiega Ester Corsi, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Mameli di Palestrina e dell’IC 5° Tivoli Bagni - perché dobbiamo andare a deliberare in collegio docenti e poi in consiglio di istituto il Piano gite».

«Al di là di uscite brevi di un giorno quindi – prosegue la preside - per i campi scuola in entrambi gli istituti che dirigo non siamo sicuri di farcela con i tempi». «Ho dato disposizione che per le classi ultime della scuola secondaria di primo grado venga organizzata un’uscita anche con pernottamento – riferisce Rosamaria Lauricella Ninotta, ds dell’IC Giovan Battista Valente di Roma, al Prenestino – per tutte le altre classi, sin dall’infanzia, abbiamo aderito tempestivamente ad una proposta progettuale sulla sostenibilità ambientale pervenuta dall’Università Tor Vergata». La preoccupazione dei genitori? «Rispetteremo le regole, saremo prudenti – assicura la dirigente – le uscite nel territorio saranno a piedi e andremo sempre all’aperto». «Noi li faremo i viaggi di istruzione, siamo contenti che siano ripresi anche adesso. Gli studenti ne hanno bisogno per socializzare. Sono molto compressi – afferma Carmela De Vita, ds dell’IIS Via Emery e dell’IC Via Baccano – faremo probabilmente pure una deroga a maggio che avevamo deliberato a settembre in previsione dell’apertura». Il Ministero dell’Istruzione, intanto, rende noti gli ultimi numeri dei contagi nel Lazio, riferiti al periodo 28 marzo-2 aprile (aggiornamento all’8 aprile): 20.819 sono state le classi in presenza (sul 59,5% del totale che hanno partecipato alla rilevazione), di cui il 6,4% in Didattica Digitale Integrata. 10, invece, le sezioni dell’infanzia con didattica sospesa.
 

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