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Beffa per bar e ristoranti: a Roma niente proroga delle pedane. I dehors restano solo fino a giugno

Damiana Verucci
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Gli esercenti avranno ancora tre mesi per poter lasciare i tavoli e le pedane che avevano messo in più a causa dell'emergenza Covid. Niente proroga fino al 31 dicembre come aveva chiesto a gran voce l'opposizione. Dal primo aprile, inoltre, dovranno tornare a pagare con la vecchia tariffa che era stata sospesa e nel frattempo tutto il regolamento Osp sarà rivisto, l'assessorato al commercio promette entro il prossimo 31 dicembre. Significa anche nuovi arredi entro quel termine, ma soprattutto nuovi spazi davanti ai locali che potrebbero restare nella maggior parte dei casi quelli attuali, sempre che il dipartimento mobilità non si impunti ad esempio per restituire parte delle strisce blu alla cittadinanza, e il pagamento con le nuove tariffe che però dovranno essere ridiscusse nel 2023, insieme al bilancio. Insomma, come promesso nei mesi scorsi dall'assessore al commercio Monica Lucarelli, gli esercenti dovranno ricominciare a pagare con la «cessata emergenza».

 

 

Ieri dunque l'Aula Giulio Cesare ha votato la delibera ratificando la norma contenuta nel Mille Proroghe. «Ringrazio i consiglieri per la disponibilità e, soprattutto, per aver votato all'unanimità l'impegno a riscrivere il regolamento sulle Osp entro il prossimo 31 dicembre - spiega Lucarelli - un lavoro che abbiamo già iniziato e che ora, con il voto dell'Aula, proseguiremo con maggiore impegno per dare norme certe agli operatori creando un sistema che renderà la nostra città più fruibile ai consumatori ma nel massimo rispetto del decoro e del rispetto delle norme. Il nostro impegno è quello di garantire il lavoro per gli esercenti, un servizio all'altezza per gli utenti rispettando i canoni che Roma merita».

 

 

L'opposizione, tuttavia, insorge. «La maggioranza non ha avuto coraggio - dicono Valerio Casini e Francesca Leoncini del gruppo consiliare Italia Viva - per questo abbiamo presentato una proposta di modifica del Regolamento per la disciplina del canone in cui si chiede la proroga fino al 31 dicembre delle occupazioni emergenziali in regola con il codice della strada e con la normativa vigente in tema di sicurezza urbana». Nel frattempo continua l'azione di repressione nei confronti di chi in barba al codice della strada ha messo pedane e tavoli dove non doveva, sfruttando l'emergenza pandemica. Le sanzioni e l'obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi sono arrivate soprattutto nei confronti di quegli esercenti che hanno occupato senza avere una licenza di somministrazione o impedendo il passaggio sui marciapiedi o sui percorsi per i portatori di handicap.

 

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