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Il flop del governo dei migliori: incapaci di fermare la corsa dei rincari arriva il contentino sul green pass

Hoara Borselli
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Un Paese stretto nella morsa dei rincari, finito suo malgrado nella rete di una «colossale truffa». Il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, non è riuscito a spiegare né a sé stesso né agli italiani, il perché di questi prezzi dell'energia e degli aumenti ingiustificati, figurarsi dunque la possibilità di individuare una soluzione. I rincari? Un reato che non ha colpevoli né indiziati ma solo vittime. Dall'inizio del nuovo anno, le bollette di gas ed energia elettrica hanno subìto un aumento vertiginoso: a pagarne le spese sono i cittadini. Nulla di nuovo. Ma anche le attività commerciali, che hanno dovuto far fronte ad un aumento dei costi di approvvigionamento delle materie prime e delle utenze che si riflette, inevitabilmente, poi sui clienti e (quindi) nuovamente sui cittadini. L'intervento del governo per mitigare i rincari delle bollette del gas e della luce ridurrà davvero di poco l'impatto sulle fatture. Per un aumento medio (di luce e gas) del 40%, il pur meritevole aggiustamento effettuato dall'esecutivo riduce l'aumento di una percentuale di poco superiore al 10%. A questa stangata si è aggiunto il rincaro dei carburanti, mai così alto dal 2014. Dato l'aumento del prezzo della benzina e del gasolio, è tornato d'attualità il dibattito sull'accisa. Un'imposta che lo Stato impone sui carburanti, facendone aumentare il prezzo finale per i consumatori cioè (sempre) i soliti cittadini. Negli anni diversi partiti e politici hanno promesso di voler eliminare - o perlomeno ridurre - questa imposta, senza però tener fede alla parola data. Tanto pagano i cittadini.

 

 

Draghi, potendo tutto, avrebbe potuto anche compiere questa impresa? L'aspettativa era scontata. Ma è stata delusa. In un Paese in stato di emergenza, anche i provvedimenti dovrebbero,di logica, essere di una portata fuori dall'ordinario. E cosa è stato fatto di così straordinario per intervenire con forza sulle accise? Accise che, ricordiamolo, includono balzelli vari dovuti alla crisi di Suez, al disastro del Vajont, all'alluvione di Firenze. Emergenze superate. Balzello rimasto. Si potrebbero usare le risorse dell'extragettito sui carburanti per fronteggiare l'emergenza? Certo. L'aiutino sarà di appena 11 euro al mese e al prezzo di oggi che, ovviamente, potrebbe aumentare ulteriormente bruciando così l'aiutino e lasciando a mani vuote, ancora una volta, sempre il cittadino, già frastornato da due anni di pandemia. Il governo dei migliori sembra però aver trovato una soluzione (di distrazione) collettiva per consolare i poveri "truffati".

 

 

Draghi ha scartato ieri la caramellina in conferenza stampa: eliminare tutte le restrizioni adottate per la pandemia. Non tutte, quasi tutte. Il premio di consolazione è stato consegnato con i consueti ringraziamenti (ai cittadini) dicendosi fiero del loro senso civico. Che quello è gratis. Il 31 marzo finirà lo stato di emergenza e di conseguenza decadranno il Cts e la struttura del commissario straordinario. Nel concreto: superato il sistema a colori, continuerà il monitoraggio,ma non sarà più connesso alle ordinanze. Stop alle quarantene di contatto. Resterà a casa solo chi è positivo al virus. Le persone sopra i 50 anni non dovranno più avere il cosiddetto Green pass rafforzato, ma sarà sufficiente per loro fino al 30 aprile il Green pass base, quindi non ci sarà più la sospensione dal lavoro in assenza di lasciapassare verde. Sulle mascherine è stato confermato fino al 30 Aprile l'impianto esistente. Ricchi di senso civico e privati di un qualsiasi potere di acquisto ma non avremo più il green pass. Più facile togliere, del resto, che dare.

 

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