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Giro di promozioni facili all'Ama: avanzamenti senza requisiti

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Pier Paolo Filippi
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Nuovo giro di nomine e di promozioni all'interno della dirigenza di Ama. A firmarlo, con gli ordini di servizio di servizio n.12 e 13 di giovedì e venerdì scorsi, il direttore generale facente funzione Maurizio Pucci. Nonostante sia in procinto di lasciare l'incarico, per il quale la municipalizzata dei rifiuti ha già bandito un avviso pubblico, Pucci ha preceduto a una nuova modifica del nuovo modello organizzativo, con il quale tra l'altro sono stati nominati i dirigenti delle Ama di Municipio che si occuperanno della ristrutturazione del servizio su base territoriale. Ma tra avanzamenti di livello senza concorso, promozione di figure sulle quali sono in corso indagini e ripescaggi dal passato, il provvedimento sta provocando malumore sia tra i lavoratori sia tra i sindacati che avrebbero già scritto al capo di Gabinetto del sindaco Gualtieri, Albino Ruberti, per chiedere un intervento diretto del Campidoglio.

 

 

Nel mirino specialmente i nuovi responsabili di Municipio, che sarebbero stati nominati senza concorso interno. Nomine che valgono un avanzamento dal V al VI livello e un aumento di stipendio di circa 250 euro al mese «pensionabili», ovvero computabili ai fini del trattamento previdenziale. Alcuni di questi, poi, non avrebbero neanche alle spalle i 4 mesi di mansione effettiva esercitata continuamente necessari per ricoprire il ruolo, come invece avvenuto per tutte le precedenti figure di comando. I curricula dei prescelti, poi, non brillerebbero per professionalità. Come responsabile del Municipio XV, ad esempio, è stato nominato il capozona del centro de La Storta, finito alcune settimane fa nella bufera dopo l'incendio di alcune spazzatrici a piazzale del Dazio e la scoperta che alcuni mezzi venivano mandati a riparare presso un'officina privata non autorizzata. «Ancora una volta - denunciano i lavoratori del Lila (Laboratorio di idee Ama) - assistiamo ad avanzamenti senza concorso e all'aumento di figure di comando. Dal basso, diversamente, si deprime la professionalità. Ad esempio non si è voluto assegnare il 4° livello ad autisti già in possesso di costose patenti professionali, nemmeno dopo un difficile concorso interno».

 

 

Scorrendo le varie nomine dirigenziali, poi, balzano all'occhio alcuni ritorni dal passato. Tra questi ad esempio Vitaliano De Salazar, già dg dell'ospedale Sant'Andrea, dell'Ares 118 e Dg della Asl Roma3, incarico dal quale si era dimesso nel marzo del 2020 perché finito in un'indagine per concorso in corruzione. De Salazar torna in Ama in un ruolo già ricoperto in passato, quello di responsabile dei Servizi cimiteriali. Fa discutere anche la nomina di Tiziano Suppa, nuovo responsabile dell'ufficio «Ingegneria, Manutenzione e Collaudi», un dirigente che in passato si era licenziato perché in contrasto con l'azienda e che era stato riportato dentro in un ruolo apicale da Marcello Bronzetti, ex direttore del personale, appena messo alla porta da Ama.

 

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