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Stupro Circeo, indagati presto in Procura. Il sindaco: c'era divieto di falò

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Proseguono le indagini della procura di Latina per fare luce sulla denuncia di violenza sessuale presentata da una ragazza di Roma, stupro che sarebbe stato compiuto a San Felice Circeo da altri due ragazzi romani nella notte di Ferragosto. Gli inquirenti stanno vagliando il racconto della giovane, una diciannovenne che stava trascorrendo le vacanze sul litorale pontino.

Agli agenti del commissariato San Basilio di Roma che hanno raccolto la denuncia, la ragazza ha raccontato di avere subito la violenza durante la notte trascorsa in una zona della spiaggia libera di San Felice Circeo: si trovava a un falò con altri amici,quando ha incontrato un coetaneo di Roma che aveva frequentato in quei giorni e che in quel momento era in compagnia di un amico che lei non aveva mai visto. La giovane si è fidata di quei ragazzi che erano in vacanza come lei e ha deciso di seguirli in un luogo più isolato. A quel punto, i due l’avrebbero costretta a subire un rapporto sessuale contro la sua volontà: 10-15 minuti terribili in cui la diciannovenne non sarebbe riuscita a fuggire né a chiedere aiuto.

La diciannovenne, sotto shock, si è poi recata al pronto soccorso dell’ospedale di Fondi per le violenze subite e, alcuni giorni dopo, ha denunciato tutto alla polizia. I due ragazzi, due studenti romani incensurati, sono indagati per violenza sessuale e nelle prossime ore potrebbero essere ascoltati dalla procura di Latina che sta cercando di chiarire quello che è accaduto quella sera.

«Mi dispiace che San Felice Circeo venga accostata nuovamente a un caso grave e negativo. Durante il periodo di Ferragosto noi abbiamo fatto il possibile per garantire la sicurezza e sulle spiagge c’era il divieto di falò. Riguardo il presunto stupro non so niente di più, mi baso su ciò che leggo sui mezzi di informazione, anche perché è una vicenda molto delicata e c’è il massimo riserbo da parte di chi indaga. So che tutti i ragazzi coinvolti non sono di qui ma di Roma e che la denuncia è stata fatta nella Capitale. Adesso è la procura di Latina a occuparsene e probabilmente si saprà qualcosa di più nei prossimi giorni». A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di San Felice Circeo Giuseppe Schiboni. 

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