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Le porte anti-incendio? Se le apri cadi nel vuoto

Susanna Novelli
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«Non aprite quella porta». E non si tratta del titolo del film horror anche se di "orrore" si parla. Ovvero dei lavori per l'adeguamento alla normativa anticendio all'ospedale Cto Andrea Alesini. Tutto nasce il 9 gennaio del 2014 quando in un verbale del Comando provinciale dei vigili del fuoco si accertarono gravi violazioni alla normativa e disposero delle disposizioni urgenti all'As1 Rma 2. I soldi vennero stanziati nel marzo per un importo pari a 5,6 milioni di euro. Il risultato? porte anticendio che si aprono nel vuoto. Eppure, all'interno dei 5,6 milioni di euro era previsto un capitolato di 2,6 milioni per la realizzazione, tra l'altro, di due scale di emergenza esterne e di un impianto montalettighe anticendio. Ed in effetti le porte per l'accesso alle scale sono state realizzate, purtroppo le scale no. Per «supplire» a tale «distrazione» l'azienda sanitaria ha pensato bene di impegnare 2,2 milioni di euro per un servizio di vigilanza antincendio. L'esecuzione dei lavori stata affidata in deroga alle ordinarie procedure di gara, considerata l'urgenza, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato. A chiedere spiegazioni al governatore Nicola Zingaretti con un'interrogazione i consiglieri di Fratelli D'Italia, Fabrizio Ghera e Chiara Colosimo. «Zingaretti ha lasciato al collasso la sanità laziale, la vicenda del Cto conferma che alla guida della Regione vi è un presidente fantasma attento solo al suo partito anziché preoccuparsi dei cittadini del Lazio», commentano. E in effetti le risposte da dare sono diverse, anche per evitare di incorrere in un danno erariale... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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