Totti e Ilary inaugurano nuovo reparto infantile del Gemelli

Il capitano a Neuropsichiatria: solo felice di portare gioia ai bambini

«Sono felice, quando posso, di portare gioia ai bambini». Così Francesco Totti, capitano della Roma, durante l'inaugurazione del reparto di neuropsichiatria infantile al Policlinico Gemelli. «Mi fa piacere presenziare a queste manifestazioni, anche solo per donare un sorriso, ha aggiunto il numero 10 giallorosso. Il capitano dei «record» della Roma, accompagnato dalla moglie Ilary Blasi, ha tagliato il nastro del nuovo reparto: 1.500 metri quadri, 10 stanze singole a misura di bambino e dotate delle più moderne tecnologie domotiche, palestre, sale comuni, collegamento wi-fi gratuito, sale visita, day hospital. Uno spazio «ad hoc» immerso in un arcobaleno di colori per rendere più dolce la degenza dei piccoli pazienti. Nella stessa unità assistenziale, esperienza unica in Italia, ai piccoli pazienti verranno offerte cure, attività di riabilitazione e saranno svolti studi clinici. «Il reparto, che può ospitare 10 degenti - spiega Eugenio Mercuri, direttore della Neuropsichiatria infantile del Gemelli - è dedicato a bambini di tutte le età con patologie prevalentemente neurologiche, con disabilità motorie, malattie neuromuscolari o con deficit visivi, grazie alla stretta collaborazione con il Centro di ipovisione Iapb Italia Onlus e Gemelli, e apre anche grazie a un consistente contributo finanziario di Enel Cuore Onlus». Attualmente nel Reparto di neuropsichiatria infantile del Gemelli vengono seguiti ogni anno circa 600 pazienti provenienti da tutta Italia, ma prevalentemente dal Centro-Sud. Il nuovo spazio mette a disposizione un'innovativa concezione di architettura sanitaria pensata per la disabilità e per i bambini. Le stanze, infatti, sono colorate, allegre, con accessori che rendono l'ambiente ospedaliero più accogliente e meno minaccioso per i piccoli degenti. Un lavoro reso possibile grazie a uno sforzo congiunto tra l'università Cattolica, il Policlinico Gemelli ed Enel Cuore Onlus, che ha concesso un finanziamento per la realizzazione di queste opere innovative, e alcune associazioni di famiglie, prime fra tutte l'Associazione Famiglie Sma (Genitori per la ricerca sull'atrofia muscolare spinale).