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A caccia di vestiti, hitech e una valanga di libri

Roma in festa per il Natale

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I romani non rinunceranno quest'anno a mettere mano al portafogli per festeggiare le feste natalizie insieme a parenti e amici. Nonostante la crisi. O meglio, a cambiare saranno in realtà le modalità di acquisto nel senso che, per risparmiare un po', si sceglieranno articoli meno costosi, ma comunque di qualità. Tuttavia, la propensione alla spesa resterà piuttosto alta, pari a circa 350-400 euro a famiglia, secondo la Confesercenti provinciale, leggermente superiore allo scorso anno. Dunque, le associazioni dei commercianti esprimono un cauto ottimismo con la Confcommercio Roma che parla, ad esempio, di ripresa per gli articoli di decoro della casa, come muschi, fiocchetti, calendari, rappresentazioni natalizie da attaccare alle porte o alberi di Natale da tavolo. Saranno comunque i capi di abbigliamento a farla da padrone in questo Natale 2010. Per la Confcommercio, il 63% della spesa sarà indirizzata verso questo settore. D'accordo la Confesercenti, che preme per la conferma dell'inizio dei saldi il 15 gennaio, «presupposto indispensabile», secondo il Presidente Valter Giammaria, «per far convogliare la spesa dei regali proprio nell'abbigliamento».  «Ci aspettiamo un incremento degli acquisti in capi di vestiario pari al 15-20% rispetto al Natale 2009 – sottolinea Giammaria – non ci dimentichiamo che l'anno scorso, con l'inizio dei saldi i primi di gennaio, la maggior parte dei romani ha posticipato perfino i regali di Natale aspettando le svendite. Per questo abbiamo premuto per il posticipo dei saldi». Al secondo posto degli articoli prescelti per il periodo natalizio, continuano dalla Confcommercio Roma, ci saranno gli articoli hi-tech, questi ultimi sulla scia della comparsa sul mercato di oggetti del tutto nuovi che stanno andando molto bene, come le tv 3D, ma anche gli i-pad e gli smart phone. Non saranno da meno i libri, che restano un regalo «tipico» delle feste di Natale, i giocattoli e i giochi che secondo la Confesercenti vedranno un incremento degli acquisti pari a circa il 5% in più rispetto allo scorso anno. Bene anche gli accessori e gli elettrodomestici per la casa e i prodotti di profumeria che, dopo aver subito un brusco calo delle vendite nel Natale 2009, risalgono la china. Bene la vendita di carte da regalo, nastri, coccarde e bigliettini di auguri. Secondo Matteo Roccas, Presidente dell'Assocart-Confcommercio Roma, «è sempre consistente la fascia di coloro che decidono di non rinunciare ai regali da scartare con amici e parenti». Contemporaneamente gli operatori del settore dei vivai parlano di un calo quasi del 90% nella vendita di abeti di Natale, con una significativa diminuzione del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2009. I cd e i dvd, invece, si classificano all'ultimo posto nella scala degli articoli più venduti, forse perché penalizzati dalla diffusione della pirateria. Capitolo a parte meritano i prodotti alimentari tipici del Natale. Per la Confesercenti saranno i prodotti artigianali di nicchia a trainare la ripresa, con un incremento delle vendite sullo scorso anno pari a circa il 9%. Nei classici cesti natalizi non mancheranno salumi, panettoni, cotechini e bottiglie di spumante, tutti rigorosamente di qualità. «Complessivamente, dunque – conclude Giammaria – c'è ottimismo per una ripresa decisa dei consumi nel periodo natalizio. Questo anche grazie ai prezzi che resteranno contenuti: gli eventuali aumenti di alcuni prodotti saranno infatti assorbiti dai commercianti per non ricadere sui consumatori».

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