Gemma passa all'attacco

Gemma spa passa al contrattacco. Dopo la rescissione del contratto da parte del Comune, la società che si occupava dell'Ufficio Condono Edilizio ha denunciato per appropriazione indebita aggravata la società capitolina Roma Entrate. L'oggetto del contendere è il ramo d'azienda che si occupa della «riscossione tributi», che nel 2005 Gemma ha affittato a Roma Entrate, in base ad un accordo che prevedeva la cessione entro quattro mesi. «Il contratto aveva durata temporanea - spiega il presidente di Gemma, Renzo Rubeo - mentre è stato immotivatamente e unilateralmente procrastinato ovvero non eseguito dal Comune. E, ad oggi, Roma Entrate, si rifiuta di restituire il ramo d'azienda». In pratica, secondo Rubeo, Roma Entrate detiene un bene di proprietà di Gemma senza averne diritto. La mancata cessione del ramo tributi e le continue proroghe del contratto d'affitto avrebbero creato crediti per circa 24 milioni di cui adesso Gemma chiede conto al Comune. «Senza contare altri 16 milioni che vantiamo dall'ufficio condono e da altri uffici dipartimentali». A questo punto la palla passa alla magistratura. Ma intanto si apre un altro capitolo sulla vertenza in merito all'ufficio condono. Solo pochi giorni fa il sindaco Alemanno ha annunciato la rescissione del contratto. Il consigliere del Pdl, Ludovico Todini, nell'assicurare i 500 dipendenti che da due mesi non percepisono lo stipendio, ha attaccato i vertici della società: «L'amministrazione non correrà il rischio che le risorse destinate al pagamento degli stipendi prendano altre misteriose strade». L'accusa è grave. Il presidente Rubeo ha risposto dando mandato ai propri legali «di procedere contro le espressioni diffamatorie» di Todini. Intanto, mentre la battaglia infuria tra accuse e denunce, i lavoratori aspettano con ansia di sapere cosa ne sarà del loro futuro. Domani è prevista la riunione in prefettura per garantire gli stipendi arretrati ai dipendenti di Gemma e per concordare le modalità con cui proseguire l'attività dell'ufficio condono e la riscossione dei tributi.