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Muore per piaghe da decubito Indagato il medico di famiglia

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Secondo l'accusa le avrebbe prescritto solo una pomata per medicare le piaghe che si erano estese lungo tutta la schiena e avrebbe sottovalutato così la gravità delle stesse ferite da decubito, che invece hanno portato alla morte una donna di 46 anni, deceduta in ospedale a Roma due giorni fa. Sulla morte di F.D.M., arrivata al pronto soccorso del policlinico Casilino in condizioni pessime, la procura di Roma ha aperto una inchiesta a carico del medico che aveva prescritto la pomata. All'ospedale le hanno riscontrato piaghe maleodoranti ed estese sul 60% della superficie corporea e sepsi «per mancanza di cure adeguate ed evidente stato di abbandono». Il pm Giuseppe Saieva, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo iscrivendo sul registro degli indagati il medico di famiglia. Secondo la denuncia del padre della donna, il medico si era limitato giorni prima a prescrivere telefonicamente una pomata da applicare nei punti più delicati del corpo senza mai visitare la paziente, che soffriva di una lieve epilessia ed era in profonda depressione. La donna, secondo l'anamnesi, non usciva più di casa ed era diventata bulimica e obesa raggiungendo i 150 chili di peso e non si alzava più dal letto. Questa circostanza avrebbe determinato le piaghe da decubito mal curate anche perché i genitori molto anziani e malati non avrebbero prestato la necessaria assistenza. La donna inoltra rifiutava di essere curata. Secondo l'esame autoptico, che il pm ha affidato al medico legale Dino Tancredi e al chirurgo Innocenzo Bertoldi, la donna aveva vaste piaghe da decubito sul viso, sul torace e nella zona pubica e presentava lesioni ulcerate all'orecchio sinistro a forza di stare con la testa appoggiata al cuscino. A chiamare il 118 era stata la madre allarmata dalla fuoriuscita di liquido da una parte del torace tumefatto della figlia.

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