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Bonfrisco (Lega): “In piazza per la libertà, è il miglior antidoto contro il terrorismo”

Pietro De Leo
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«La nostra è una manifestazione di amore verso Israele e di amore verso la Pace». Cinzia Bonfrisco, eurodeputata della Lega, sottolinea in un colloquio con il Tempo il senso dell’iniziativa della Lega, che domani a Milano, in Largo Cairoli dalle 15, si ritroverà, senza bandiere di partito, per rivendicare i valori dell’Occidente e della libertà dopo il terribile attacco di Hamas ad Israele lo scorso 7 ottobre. Bonfrisco, peraltro, ben conosce il tema dei diritti e delle libertà: per il suo impegno a difesa delle donne iraniane è finita nella «black list» del regime di Teheran. «Avvertiamo la necessità di essere solidali con il popolo di Israele, in uno degli attacchi più gravi della sua storia - spiega al Tempo -. Ehud Olmert (ex premier israeliano ndr) ha ricordato che così tanti morti ebrei in un’azione terroristica non si vedevano dai tempi della persecuzione nazista. Questo inquadra il dovere che sentiamo di essere vicini ad Israele, perché i suoi valori sono i valori dell’Europa».

La sinistra, però, accusa da settimane che la vostra è una piazza divisiva, contro l’Islam, in un momento in cui invece occorre tenere la guardia alta sul piano della sicurezza.
«Non è assolutamente una piazza che divide, e spero che partecipino molti cittadini, di qualsiasi estrazione politica. Quanto alla "guardia alta", è proprio quello che serve. Una "guardia alta civile" che rivendichi la libertà, il miglior antidoto contro il terrorismo, il fondamentalismo islamico e l’antisemitismo. Se in Francia molti cittadini di origine ebraica non si sentono più al sicuro e se ne vanno dal Paese, dopo ripetuti attacchi alla loro cultura, evidentemente un problema c’è. Lo abbiamo scoperto a Roma in questi giorni, con la profanazione delle pietre d’inciampo».

 

 

Ieri a Milano è comparsa una scritta intimidatoria verso Salvini. Si inserisce in questo clima?
«Sì, è il clima di odio e che sta crescendo nel nostro Paese. Dobbiamo porre attenzione a tutti i segnali di antisemitismo con tutte le derivazioni di intolleranza e i mondi che li alimentano. La scritta contro Salvini viene sicuramente da lì».

Più volte Salvini ha chiamato l’Islam moderato a partecipare. Effettivamente, quella voce in queste settimane si è sentita poco o nulla...
«Sì, ma comprendo che non dev’essere certo facile per i moderati del variegato mondo islamico far sentire la loro voce. È difficile per loro richiamare ai valori della fratellanza chi strumentalizza l’Islam per le sue campagne d’odio. È lo stesso principio in base al quale sosteniamo che Hamas non rappresenta il popolo palestinese, ma anzi lo utilizza e lo tiene in ostaggio. Noi dobbiamo tutelare gli islamici moderati, non radicalizzati, che rispettano il nostro stato di diritto e hanno il diritto a poter vivere in sicurezza come noi».

 

 

Da Europarlamentare, come valuta la posizione delle Istituzioni Europee nei confronti di questo ri-acutizzarsi della crisi medio orientale?
«Mi è dispiaciuto vedere posizioni come quella rappresentata da Borrell (l’Alto Commissario per la politica estera ndr), diverse da quelle espresse con grande forza da Ursula Von der Leyen. Mi preoccupa, poi, lo stato di confusione in cui versa l’Onu. L’Europa, se vuole dare un contributo prezioso, deve lavorare sul fronte delle Nazioni Unite per promuovere senza equivoci la difesa di Israele».

 

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