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Maltempo, von der Leyen e Meloni in Emilia-Romagna: “L'Europa è con voi”

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"Sono qui per portarvi un messaggio molto chiaro: 'Tin bota', l'Europa è con voi". Parole chiare. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha espresso così la solidarietà dell'Ue all'Emilia-Romagna. "Sono rimasta molto colpita dalla solidarietà che ho avuto modo di vedere: è l'esempio massimo della solidarietà dell'Ue. E sono stata anche toccata dagli 'angeli del fango' che stanno dando il loro contributo", ha sottolineato von der Leyen. Nel pomeriggio ha sorvolato in elicottero le zone colpite dall'alluvione con il premier Giorgia Meloni, prima di ripartire per raggiungere Cesena, una delle città della Romagna più martoriate, con il governatore Stefano Bonaccini, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Dal canto suo, il presidente del Consiglio, in un punto stampa organizzato all'aeroporto di Bologna prima del rientro a Roma per il Consiglio dei ministri convocato ancora sull'emergenza maltempo, si è rivolta a von der Leyen con queste parole: "Qui troverai un popolo molto orgoglioso, che si è già rimboccato le maniche, che è già al lavoro per ricostruire, che non si è abbattuto e non si rassegna. E questo mette tutti noi di fronte alla responsabilità di fare del nostro meglio per essere alla loro altezza". Poi un appello: "La presenza della presidente von der Leyen è un segnale di disponibilità più che formale, è concreto. Avremo ovviamente bisogno di un occhio di riguardo su questa regione".

 

 

Tiene banco, quindi, il tema delle risorse. Il primo decreto varato dal governo martedì scorso, dopo una prima visita dell'inquilina di Palazzo Chigi fra il Forlivese e il Ravennate domenica, prevede uno stanziamento di 2,2 miliardi. Ma occorreranno molti altri fondi per fronteggiare anche la fase due. "Una volta che saremo riusciti a fare una stima complessiva dei danni che derivano dall'alluvione - ha sottolineato Meloni - faremo anche la richiesta dell'attivazione del Fondo di solidarietà" europeo pensato proprio per catastrofi naturali come quella che ha colpito questa regione E non solo. Secondo la presidente del Consiglio, occorrerà "tirare fuori altre significative risorse che serviranno per tornare qui alla normalità”. Le ha fatto eco von der Leyen che, dopo aver toccato con mano il dramma vissuto da un territorio ferito ma pronto a rialzarsi, ha fatto sapere che "è urgente far partire il Fondo di solidarietà. Successivamente alla valutazione dei danni avremo un'idea più chiara di quante risorse potranno essere stanziate e questo accadrà nei prossimi tre mesi. Saremo in grado di darvi un'idea più chiara in futuro". In ogni caso, "nell'ambito del Next Generation EU sono stanziati sei miliardi di euro proprio per la prevenzione di eventi come questo e per il consolidamento delle infrastrutture. Adotteremo un approccio graduale e lavoreremo bene insieme".

 

 

C'è poi il nodo del commissario alla ricostruzione, con le polemiche sollevate all'interno della maggioranza di governo attorno al nome di Bonaccini. "Sono francamente molto colpita dal fatto che questo sia il dibattito che vi interessa mentre ancora si stanno celebrando i funerali delle persone. Noi ci stiamo preoccupando di fare del nostro meglio e di trovare le risorse. Oggi il mio problema non è chi spende i soldi, è trovarli", la replica netta del premier ai cronisti. Dopo aver chiarito che, comunque, con Bonaccini "stiamo lavorando molto bene in queste ore”. Meloni è poi rientrata a Roma per la seconda riunione del Consiglio dei ministri nel giro di tre giorni che ha esteso lo stato di emergenza già decretato per i Comuni emiliano-romagnoli a quelli delle Marche (Pesaro, Urbino, Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate e Sassocorvaro) e della Toscana (Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e Londa nel Fiorentino) colpiti nei giorni scorsi da alluvioni. Per i primi interventi di soccorso alla popolazione, sono stati stanziati 8 milioni di euro complessivamente, 4 milioni per ognuna delle due Regioni, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.

 

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